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Attualità giovedì 24 marzo 2022 ore 11:45

"Confcommercio, arroganza e toni minacciosi"

Il centro storico di Volterra (foto di repertorio)

Ennesimo episodio del battibecco tra Confesercenti e Confcommercio sulla reintroduzione del regolamento pre-Covid per le attività di somministrazione



VOLTERRA — "Confcommercio usa paroloni e toni minacciosi per nascondere una totale mancanza di contenuti ed una evidente scarsa rappresentatività". Tra Confesercenti e Confcommercio è ormai scontro totale sul ritorno al regolamento pre-Covid per le attività di somministrazione nel centro di Volterra in vista della scadenza dello stato di emergenza il prossimo 31 Marzo.

Dagli inizi del mese, infatti, sulla possibilità di ripristinare le regole di Marzo 2020 le due associazioni di categoria si sono ritrovate su fronti opposti. E tra un affondo e l'altro, stavolta è Confesercenti a replicare. "Confcommercio a Volterra come sempre si arrocca su posizioni strumentali e isolate - ha detto Claudio Del Sarto, coordinatore Valdicecina dell'associazione - sorridiamo poi quando sostiene di avere l’unanimità dei locali pubblici, considerato che spesso, anche nell’ultima riunione con il sindaco, usa numeri in libertà".

"Entrando invece nel dettaglio delle nostre posizioni, solo a Confcommercio sembrano giravolte verbali e per questo le ribadiamo. Per Confesercenti non è in discussione il ritorno al regolamento in vigore prima delle modifiche frutto della pandemia - ha spiegato - questo però vuol dire l’eliminazione dei cosiddetti tavoli di cortesia da parte di quelle attività che non hanno la somministrazione e che, quindi, non hanno titolo per offrire il servizio al tavolo come invece fa il pubblico esercizio".

"Chiediamo di prendere in esame la richiesta di suolo pubblico, con tutti i paletti già esistenti, sempre nei margini dei 3 metri quadrati come già previsto dal regolamento. Questo però deve escludere le attività che non sono di pubblico esercizio e che nel periodo Covid hanno lavorato con tavoli all’esterno in deroga al regolamento - ha concluso - non sarà certo il tono come sempre arrogante e scomposto dei soliti noti di Confcommercio a farci cambiare idea nelle prossime riunioni con l’amministrazione"


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