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Attualità lunedì 21 marzo 2022 ore 16:00

"Da Confesercenti contraddizioni e nessuna logica"

Sergio Brizi e Luca Favilli di Confcommercio

Il tema del regolamento pre-Covid per le attività tiene ancora banco e mette a confronto Confcommercio e Confesercenti, distanti dalla condivisione



VOLTERRA — E alla fine fu scontro. Le tanto chiacchierate regole pre-Covid per le attività di somministrazione in centro a Volterra hanno portato Confcommercio e Confesercenti a confrontarsi da posizioni che, almeno per il momento, appaiono inconciliabili.

Dopo l'incontro con l'amministrazione da parte dei responsabili di Confcommercio, infatti, Confesercenti ha risposto con le proprie indicazioni in vista della scadenza del 31 Marzo. Che, evidentemente, non sono piaciute molto a Confcommercio.

"La nostra posizione è ferma e cristallina, supportata dalla quasi unanimità dei pubblici esercizi del centro storico: ripristino dei tavoli di cortesia e il ritorno alle condizioni di somministrazione all'esterno in vigore fino al Marzo 2020 - hanno spiegato il presidente di Confcommercio Volterra Sergio Brizi e il responsabile territoriale Luca Favilli - le acrobazie e le giravolte verbali dell'altra associazione, chiaramente contraddittorie e per certi versi davvero imbarazzanti, non devono interrompere né ostacolare in alcun modo la soluzione a portata di mano".

"Siamo in presenza di un grave difetto di logica quando Confesercenti afferma, da un lato, di essere totalmente favorevole al ripristino delle regole in vigore prima della pandemia e, tuttavia, dall'altro chiede correttivi al precedente regolamento - ha aggiunto Brizi - quando la stessa associazione afferma di voler togliere la distinzione tra tavolo di cortesia e tavolo per la somministrazione assistita, cancellando un caposaldo del regolamento, di quali interessi si fa realmente portatrice, se non di quelli particolaristici e ben determinati finalizzati ad estendere ulteriormente e fuori dal regolamento il suolo pubblico?".

"Non ci può essere spazio per scorciatoie e giochini di nessun tipo, né per astruse e contraddittorie proposte di modifiche al regolamento - ha concluso Favilli - Confesercenti vuol tornare ai privilegi e alle franchigie feudali, dove a decidere è il caso per caso, a seconda di chi decide e di chi fa la richiesta. Sarebbe interessante che ci spiegassero chi e perché dovrebbe decidere la concessione o meno di quello che diverrebbe a tutti gli effetti un privilegio".


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