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Attualità venerdì 13 febbraio 2015 ore 16:01

La crisi dell'olio finisce in parlamento

Una interrogazione della senatrice del Pd Maria Grazia Gatti al ministro sulla questione della mosca delle olive che ha causato gravi danni



ROMA — La Bactrocera Oleae, meglio conosciuta come mosca delle olive nel 2014, favorito nella riproduzione dalle condizioni meteo, ha comportato in Toscana una infestazione, già ai primi di settembre, mai precedentemente riscontrata così alta nella maggior parte delle aree olivicole centro-settentrionali.

Per la senatrice del Partito Democratico Maria Grazia Gatti presenta una interrogazione al Ministro delle Politiche agricole Martina. Il dannoso insetto ha rappresentato una calamità causando, nella maggior parte dei distretti olivicoli di pregio del centro-nord Italia, perdite riguardanti non solo i produttori, ma l’intero settore con ripercussioni anche a livello occupazionale.

"Al Governo chiedo se è percorribile la strada della richiesta di una legge speciale da parte della Regione – spiega Gatti – che aiuti tutto il comparto con adeguate risorse economiche, promossa dalla Conferenza Stato Regioni insieme almeno alle altre regioni del centro Italia che stanno vivendo la stessa situazione della Toscana o in alternativa, di dover prendere in considerazione l’attivazione di una misura specifica di compensazione nel Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020". "La difesa da questo parassita - aggiunge la senatrice - è strategica per l’olivicoltura toscana e potrebbe essere opportuno avviare attraverso il Psr, prendendo spunto e generalizzando su tutto il territorio nazionale, nuovi approcci strutturali sul territorio previsti dalla Regione Toscana".

"Serve promuovere la realizzazione di impianti olivicoli meccanizzabili per rendere più agevole la difesa fitosanitaria, ma anche la raccolta, senza che ne risenta la produzione – prosegue Gatti – incentivare poi l’utilizzo di tecniche di difesa eco-compatibili, con prodotti e attrezzature di distribuzione adeguati, premiando le aziende che le utilizzano". "E' necessario inoltre - spiega l'esponente del Pd - promuovere ricerca e sperimentazione sotto gli aspetti della difesa fitosanitaria, della meccanizzazione negli impianti olivicoli per i trattamenti e pratiche colturali, dell’introduzione di nuove cultivar e sistemi di allevamento adatti ai vari territori dell’olivicoltura Toscana".

Infine, la parlamentare pisana chiede "a che punto sono i decreti ministeriali attuativi per la operatività dei consorzi di difesa, che permetterebbero alle regioni di intervenire e per quanto riguarda l'annualità 2014, se esiste la possibilità di intervenire per compensare i gravissimi danni subiti ed evitare abbandoni pericolosi dal punto di vista economico, paesaggistico e di assetto del territorio".


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