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Attualità giovedì 23 luglio 2015 ore 15:27

La capitale dell'umorismo è Livorno

La città labronica ospiterà il primo festival italiano sulla comicità e sulla satira 'Il senso del ridicolo' con numerosi ospiti illustri



LIVORNO — Si svolgerà dal 25 al 27 settembre e il titolo è già un programma. "Il senso del ridicolo" sarà il primo festival italiano sull'umorismo, sulla comicità e sulla satira. La location non poteva che essere la città labronica, per l'evento promosso da Fondazione Livorno, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana.

Il festival diretto da Stefano Bartezzaghi sarà una tre giorni di incontri, letture ed eventi nella città più caustica d'Italia: scrittori, saggisti, attori, giornalisti e comici si interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione illuminante dell'umorismo, della comicità e della satira.

Ricchissimo il programma fra spettacoli ed incontri che hanno l'obiettivo di indagare 'seriamente' i meccanismi della risata.

Il festival inaugurerà venerdì 25 settembre in Piazza del Luogo Pio. Dopo i saluti istituzionali, il filologo e scrittore Maurizio Bettini terrà la lectio magistralis Ridere degli dèi (ingresso libero). ''Scherza coi fanti e lascia stare i santi'', recita il proverbio.

Il festival proseguirà con il reading dello scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo: Momenti di trascurabile (in)felicità. Un'occasione per far parlare i libri attraverso la voce di chi li ha scritti, in un'ora dedicata ai momenti felici e infelici dell'esistenza quotidiana, che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro). Sempre venerdì Alessandro Bergonzoni, prolifico e personalissimo autore e attore teatrale, proporrà una serata dal titolo Estenuanze (Incontro sullo scibile considerato sconsiderato).

La giornata di sabato 24 si aprirà con Giulia Addazi che parlerà di Twitz: nuovi veicoli di ironia; come il web e i nuovi strumenti di produzione linguistica hanno influito e continuano a influire sul modo in cui scriviamo.
Atteso l'incontro con Carlo Freccero, Le Détournement: il riso della politica, il riso come sovvertimento di senso in un mondo politico sempre più immateriale. La giornalista Annalena Benini, nell'incontro Prenderla sul ridere, parlerà di come il senso del ridicolo permette di cogliere l'aspetto comico di ogni vicenda umana prendendola, casomai, sul ridere.

E ancora: Mariarosa Mancuso con Ridere di cinema, il massacro attraverso il sarcasmo per film che, nonostante tutto, siamo costretti a vedere. Francesco M. Cataluccio parlerà dell'umorismo ebraico: una risata amara per dare senso all'insensato. In serata, Gioele Dix e Sara Chiappori intratterranno il pubblico con Da Caino e Abele ai Fratelli Marx, uno spettacolo camuffato da conversazione semiseria: gli inciampi della vita offrono al comico lo sguardo ''terapeutico'' che elude senza illudere.
Lo stesso Gioele Dix sarà protagonista, insieme al direttore del festival Stefano Bartezzaghi, dell'incontro previsto domenica mattina Un Altro che dà fastidio, letture e commenti di racconti umoristici della letteratura italiana all'interno di un dialogo sulla comicità dei nostri e degli altrui fastidi. Sempre la mattina di domenica 25 il giornalista Enrico Mentana interverrà sul Ridicolo della politica, argomento che verrà trattato nel pomeriggio anche dal grande Sergio Staino insieme a Maryse Wolinski.

Seguirà la performance del Teatro Sotterraneo, Homo ridens_Livorno, untest dove il pubblico è chiamato a reagire a stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi; nel tardo pomeriggio Maria Cassi presenta la Conferenza buffa sul Galateo e l'Umanità. 

L'incontro con Gianni Canova e Maccio Capatonda, la maschera più rappresentativa dell'italiano medio nell'era di internet e dei new media conclude gli incontri dell'edizione 2015 del Festival.In serata verrà proiettato il film Italiano Medio di Maccio Capatonda.

Il festival prevede anche due mostre: alla Fortezza Vecchia, Il Vernacoliere. Ridere è libertà (dal 24 al 27 settembre) e, alla Bottega del caffè, Nessuno resterà all'asciutto, le più belle pistole ad acqua della collezione Dal Prato (dal 25 al 27 settembre).

"L'uomo è l'animale che ride e il riso rinsalda il gruppo, lo unisce, è la forza rigenerante in cui si sente l'eco del gioco, del piacere infantile - spiega un comunicato diffuso dai promotori del festival - Da sempre ci si interroga sui suoi meccanismi, sulle sue dinamiche fisiologiche e psicologiche, sulle sue motivazioni sociali, culturali e comunicative, eppure il senso del ridicolo e il riso rimangono per certi versi fenomeni misteriosi che rivelando l'inatteso, castigando i costumi, sovvertendo l'ordine delle cose ci pongono di fronte alla loro inconsistenza e alla loro precarietà".


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