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Lavoro martedì 19 gennaio 2016 ore 17:34

La Provincia licenzia, l'Unione assume

Dieci operai sono stati trasferiti a carico dell'Unione montana dopo il licenziamento della Provincia. Restano i dubbi sulle coperture degli stipendi



MONTEVERDI — Oggi, martedì 19 gennaio, è un buon giorno per i 10 operai forestali licenziati e trasferiti dalla Provincia di Pisa all’Unione montana alta Val di Cecina. Non è altrettanto buono per l’ente presieduto da Carlo Giannoni, sindaco di Monteverdi, che ha deciso di giocare una partita a rischio personale pur di non lasciare sulla strada i lavoratori ex Provincia, che la Regione ha imposto all’Unione.

Dopo le polemiche delle scorse settimane la vicenda ora assume contorni meno incerti, ma restano pur sempre delle incognite, non essendo stato risolto del tutto il problema posto fin dall’inizio dal presidente dell’Unione: la copertura finanziaria totale e garantita del costo del trasferimento a carico del nuovo “padrone”.

La vicenda nasce quando la Regione comincia ad applicare le norme che realizzano la dissoluzione delle Province. Tra i vari provvedimenti, uno riguarda il licenziamento di 10 operai forestali in carico alla Provincia di Pisa e il loro trasferimento e riassunzione dal primo gennaio 2016 all’Unione montana Alta Val di Cecina.

Quest’ultima si rifiuta di procedere senza garanzie sulla copertura dei costi (gli stipendi dei 10 forestali valgono 240 mila euro circa al lordo), non sentendosi affatto tranquilla della promessa di ricevere nuovi lavori nel settore forestazione a copertura del 60 per cento del totale. Intanto perché la quota mancante è una bella cifra che l’Ente con sede a Pomarance non ha, e poi perché quel 60 per cento vale per un anno, per il “dopo” non si sa. Da queste considerazioni prende forma la delibera n. 135/2015 della giunta dell’Unione, con la quale di fatto si blocca il trasferimento dei dieci lavoratori, ma nel contempo si avviano incontri per cercare lavori e risorse che possano garantire le assunzioni in sicurezza anche per il futuro.

“Non abbiamo mai avuto la volontà di creare problemi – sottolinea il presidente Giannoni – ma si è inteso evidenziare come una decisione presa dalla Regione crei forte disagio al nostro ente. Noi ci siamo sempre e solo preoccupati di garantire nel tempo lo stipendio dei dieci forestali, senza mettere in crisi l’Unione che già ha incarico 22 operai del settore e risorse all’osso”.

La presa di posizione dell’Unione suscita l’immediata reazione del governatore della Toscana, che a stretto giro di posta dà all’Unione “cinque giorni lavoratori” per procedere alle assunzioni. In caso contrario la Regione “assumerà le iniziative previste dalla legge, anche per i profili di responsabilità”. Così oggi, a Monteverdi, l’Unione e la Provincia di Pisa firmano l’atto di trasferimento dei dieci operai e nel contempo la Provincia “passa” all’Unione lavori non eseguiti nel 2015 per 80mila euro.

Giannoni nel frattempo ha incontrato il Consorzio di bonifica n. 4 e scritto alla Regione per chiedere un pacchetto di lavori nell’Oltrarno pisano, che sarebbero una buona garanzia per i nuovi assunti, tutti provenienti dalla città della Torre e dintorni. In attesa di risposte concrete, l’operazione sembra avere un futuro alquanto incerto.

G.P.


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