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Attualità mercoledì 24 novembre 2021 ore 10:20

Scoprire la biodiversità ripartendo dalla terra

Al lavoro per "Frutti dimenticati"
Foto di: Luca Socchi

Venti alberi da frutto, di varietà poco conosciute e sfruttate a livello commerciale, hanno trovato dimora nell'Orto del Lolli



VOLTERRA — Ieri è partito il progetto 'Riscoprendo i frutti dimenticati' voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra nell'ottica di favorire iniziative volte al mantenimento delle tradizioni locali, alla tutela della biodiversità e allo sviluppo sostenibile del territorio, con il supporto della sua commissione agricoltura e in collaborazione con la sezione agraria dell'Itcg Niccolini di Volterra, Santa Chiara Asp e associazione Mondo Nuovo. 

A tre giorni dalla giornata nazionale degli alberi, il terreno 'Orto del Lolli' a Volterra ha ospitato l'avvio di questo progetto con la piantumazione da parte degli studenti di 20 piante da frutto, mentre 5 saranno messe a dimora nell'orto dell'Istituto Niccolini.

Presenti alla cerimonia Roberto Pepi presidente della Fondazione Crv, Alessandro Salvini vicepreside dell'Istituto Niccolini, Mauro Occhini presidente di Mondo Nuovo, Angela Piccicuto presidente di Santa Chiara Asp e i membri della commissione agricoltura della Fondazione Crv.

"L'intervento ha lo scopo di valorizzare e far conoscere a studenti e consumatori le varietà frutticole poco coltivate in Toscana e in val di Cecina a favore delle varietà commercialmente più importanti - spiega Stefano Ghelli membro della commissione agricoltura - e potrà essere utilizzato dalla scuola agraria come primo strumento didattico operativo e di osservazione al servizio degli studenti che potranno, supportati dalla Fondazione, ampliare e valorizzare quanto realizzato. Le esercitazioni di potatura, di coltivazione, di concimazione, l'entomologia agraria e la fitopatologia potranno avere un valido supporto operativo da questo primo nucleo".

Un progetto dalle molteplici valenze, didattica ed esperienziale, di valorizzazione dell'agrodiversità e di accoglienza e integrazione con soggetti fragili 'speciali' che potranno trovare giovamento dalla cura delle piante.

"È l'inizio di una collaborazione importante, la scuola ha bisogno di progetti come questo - afferma Alessandro Salvini vicepreside dell'Itcg - ha bisogno non tanto o non solo di soldi, ma di persone, del loro tempo, della loro competenza e disponibilità. Sono grato alla Fondazione Crv per aver attivato questa rete di contatti necessari per costruire il futuro dei nostri ragazzi".


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