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Attualità mercoledì 27 febbraio 2019 ore 09:29

Geotermia, mozione in Regione per gli incentivi

Approvata a maggioranza dal consiglio, chiede l'impegno della Toscana per ottenere la revisione del decreto del Governo Fer2



FIRENZE — Focus sugli incentivi statali per le energie rinnovabili, ovvero sul decreto di circa tre mesi fa del Governo nazionale, per il quale una mozione approvata ieri in Consiglio regionale chiede una modifica a tutela della geotermia. L’atto è stato illustrato in aula dal consigliere Andrea Pieroni (Pd) e approvato a maggioranza.

La mozione presentata da Andrea Pieroni e Alessandra Nardini – sottoscritta anche da altri consiglieri del gruppo Pd – Antonio Mazzeo, Leonardo Marras, Gianni Anselmi, Valentina Vadi,Stefano Baccelli, Simone Bezzini, Stefano Scaramelli, Elisabetta Meucci, Fiammetta Capirossi e Giacomo Bugliani – impegna la Giunta regionale ad “attivarsi con immediatezza nei confronti del Governo, nonché in sede di conferenza Stato-Regioni, affinché il testo del richiamato schema di decreto ministeriale venga da subito modificato nell’ottica sia degli obiettivi al 2030 in materia di diffusione di tecnologie rinnovabili, di contrasto ai cambiamenti climatici ed economia circolare, sia della tenuta occupazionale e degli investimenti nel settore della geotermia”. Si chiede, dunque, l’impegno della Giunta nei confronti del governo e in sede di conferenza Stato-Regioni, per ottenere una modifica del decreto e il ripristino degli incentivi alla geotermia.

“Questa mozione risale a qualche tempo fa e avrei auspicato che a fine febbraio 2019 le cose fossero cambiate, ma non è stato così - ha affermato Pieroni -, anzi il quadro è ancora più allarmante, soprattutto per una regione come la nostra, dove il rapporto con la geotermia è davvero un binomio inscindibile”.

“Poche settimane fa la Toscana si è dotata di una legge innovativa sulla geotermia – ha continuato Pieroni – una legge che fa scuola, che guarda alla tutela ambientale, al controllo sugli impianti, alle ricadute occupazionali, definendo un quadro di garanzie sia per gli investitori che per i cittadini”.

Secondo Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) gli incentivi “gli incentivi per le energie rinnovabili devono andare a chi rispetta un determinato tetto di emissioni, e questo vale anche per la geotermia”, ha affermato; “così come è sbagliato non utilizzare tutte le leve disponibili per spingere ad adottare migliori tecnologie”. Fattori ritiene, infine, “pericoloso percorrere la strada delle monoculture produttive”, e parla di una mozione “vaga, che non fa distinzioni”.

Per Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), “è un bene che non ci siano incentivi per la geotermia, che non può essere inserita nelle fonti veramente rinnovabili come il sole, il vento e le onde marine”. “Non condivido questa mozione – ha concluso – inviterei a non bypassare come al solito le conseguenze e le ricadute sull’impatto sanitario sulle persone”.

“Intervengo in punta di piedi, reduce da una visita a Larderello – ha esordito Serena Spinelli (Art. 1 Mdp) – e faccio appello a che i Sindaci dei territori interessati dalla geotermia vengano ascoltati. Non è corretto non dare udienza a un mondo come questo”. “Inviterei ad un approccio laico per consentire ai territori di esprimersi, investendo in riduzione delle emissioni e quindi facendo ricerca e innovazione”.

“No ai falsi allarmismi”, ha affermato Giacomo Giannarelli (M5S), chiarendo che con il Fer2 il Governo, dopo una fase di ascolto di lavoratori, cittadini e imprese, offrirà una disciplina più organica per la geotermia, guardando all’abbattimento delle emissioni, in un regime di concorrenza. “Assicuro che gli interessi toscani sono pienamente rappresentati – ha concluso –. Il sottosegretario verrà presto a visitare le aree geotermiche della nostra regione”.

"Geotermia e Toscana sono un binomio inscindibile. Geotermia significa: il 35% dell’energia elettrica della nostra regione, il 73% della produzione con le rinnovabili, circa 5mila persone occupate nell’indotto, centinaia di milioni di investimenti, diecimila utenti che utilizzano il teleriscaldamento, 30 milioni all’anno per le infrastrutture. La geotermia è una risorsa da tutelare e valorizzare al meglio contrariamente a quanto sembra fare l’attuale Governo con scelte sorde, insipienti, politicamente irresponsabili – spiega Andrea Pieroni, consigliere regionale, presentando in aula l’atto di cui è primo firmatario –. Ho presentato questa mozione tre mesi fa, all’indomani dell’ipotesi proposta dal Ministero di Di Maio di escludere dagli incentivi per le rinnovabili nel decreto Fer1 la produzione di energia geotermica, era novembre. Avrei sperato, a questo punto, che potesse essere superata dal decreto Fer2 invece purtroppo non è così: ad oggi non è cambiato nulla e nonostante le richieste e gli appelli condivisi da amministratori, sindacati, imprese toscane, cittadini, non c’è stato il minimo cenno di inversione di marcia da parte del Governo”.


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