Cronaca sabato 22 marzo 2014 ore 11:00
Il sindacato degli infermieri proclama lo stato di agitazione per l'Auxilium Vitae

Il NurSind si oppone al licenziamento di 4 infermieri e alla riorganizzazione della struttura
VOLTERRA — Il NurSind, sindacato degli infermieri, ha inviato ieri, 21 marzo, al prefetto di Pisa e all'assessorato alla Salute della Regione, la comunicazione della proclamazione dello stato di agitazione del personale infermieristico dell'Auxilium Vitae di Volterra.
Secondo il sindacato "ad un mese dalla prima denuncia sui problemi che il licenziamento di 4 infermieri e la conseguente riorganizzazione dell’assistenza infermieristica nella struttura comporterà, nessuna risposta concreta è arrivata da parte della direzione dell’azienda".
Come preannunciato il NurSind ha quindi inviato la comunicazione agli organi competenti, propedeutica allo sciopero degli infermieri se non si dovesse arrivare ad un accordo conciliativo con l'azienda.
I
motivi per i quali NurSind ha deciso di proclamare lo stato di
agitazione sono vari. Secondo il sindacato "la
riorganizzazione della struttura con conseguente diminuzione della
dotazione organica di personale infermieristico, per cui verranno licenziati
4 infermieri, mette a repentaglio la sicurezza assistenziale dei
pazienti ricoverati in quanto si arriverà nelle due aree funzionali
ipotizzate, Cardiovascolare e Neuroriabilitativa, rispettivamente ad
un rapporto infermieri/pazienti di 1/34 e di 1/32, assolutamente
inadeguato per ottemperare al mandato professionale degli infermieri
e al diritto di adeguata assistenza del cittadino ricoverato".
Inoltre secondo il Nursind "il
rapporto infermieri/pazienti nelle due unità specialistiche Gravi
Cerebrolesi e Cardiorespiratoria non sono adeguati agli standard
previsti di 1 infermiere ogni 4 pazienti, vista la complessità
assistenziale dei pazienti ricoverati". "Ad oggi - prosegue la nota stampa del sindacato - il rapporto è
mediamente di 1/5 e 1/8; peraltro, data la presenza di pazienti
completamente dipendenti da respiratore automatico, tale rapporto
dovrebbe spesso addirittura scendere a 1 infermiere ogni 2 pazienti".
Secondo Daniele
Carbocci, segretario
Provinciale NurSind Pisa, "l’assegnazione
al personale infermieristico di compiti non propri del profilo
professionale, come l'utilizzo di apparecchiature di competenza del profilo
professionale del Tecnico di Laboratorio Biomedico, distoglie gli
infermieri dall’attività propria ovvero quella di assistenza ai
cittadini ricoverati, aggravando ulteriormente le difficoltà di
garantire un’assistenza adeguata, oltre ad esporre gli infermieri
a gravi problemi di ordine giuridico".
Il sindacato sostiene che "ad
oggi, nonostante sia stato richiesto, non ci è stato consegnato
l’accordo aziendale sui contingenti minimi in caso di sciopero
previsti dalla normativa vigente". "Non siamo pertanto in grado di
sapere - proseguono gli infermieri - se il diritto di sciopero nella struttura sia garantito e
soprattutto come provvederà l’azienda a garantire l’assistenza
se gli infermieri decideranno di incrociare le braccia".
"Non
possiamo accettare - conclude la nota di Carbocci - che ancora una volta si pensi di riorganizzare i
servizi sanitari facendone pagare le spese agli operatori e ai
cittadini".
Fonte: NurSind Pisa
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