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Politica martedì 03 novembre 2020 ore 12:01

Sì al gruppo misto, la giunta spiega perché

La giunta comunale risponde alle critiche sollevate dal Pd per le modifiche apportate al regolamento del consiglio comunale



POMARANCE — "Non entriamo nel merito delle questioni interne agli altri gruppi e partiti - scrivono dalla giunta comunale, replicando al Partito democratico (I dubbi del Pd su maggioranza e Sozzi) -, che francamente non ci interessano né ci riguardano. Tuttavia abbiamo il dovere di chiarire alla cittadinanza alcuni aspetti riguardo a quanto affermato dal Partito Democratico - Unione Comunale di Pomarance".

La giunta spiega che le modifiche al regolamento del Consiglio comunale, approvate nella seduta del 29 ottobre, sono state elaborate dagli uffici comunali sia per "adeguarlo alle attuali necessità" sia perché sul vecchio regolamento sussistevano "dubbi di legittimità" , considerato che non veniva modificato da tempo. L'uscita di Linda Sozzi da Democrazia civica, in sostanza, avrebbe fornito un motivo in più per modificare un regolamento ormai vetusto.

In particolare, circa l'introduzione del "gruppo misto", la giunta chiarisce che "nella versione precedente del regolamento finora in vigore, su cui sussistevano dubbi di legittimità in quanto contrastante con la parità di trattamento di cui all’articolo 3 della Costituzione e con il divieto del mandato imperativo, non era prevista l'istituzione di un gruppo misto e quindi il Consigliere che usciva da un gruppo, se non si dimetteva, doveva aderire ad un gruppo già costituito oppure rimanere in Consiglio senza avere le prerogative dell’appartenenza ad un gruppo consiliare". "Si trattava di una anomalia - hanno sottolineato la sindaca Bacci e gli assessori -, considerato che la quasi totalità dei regolamenti consiliari prevedono questa possibilità".

Inoltre, la giunta ricorda che le modifiche al regolamento hanno riguardato vari punti e vari aspetti e non solo la costituzione del gruppo misto, come ad esempio la possibilità di svolgere sedute in luoghi diversi dalla sede comunale ed in modalità di videoconferenza, la modifica dei termini entro cui inviare gli atti per commissioni e convocazioni, la digitalizzazione dei verbali delle sedute. 

"Respingiamo quindi al mittente le accuse di presunta ‘benevolenza’ - concludono dalla giunta - e addirittura di “ipotesi inquietanti”: ci sono dei principi e delle norme ed il nostro compito è quello di governare seguendoli e adeguare l’azione amministrativa a essi. Non ci interessano le diatribe politiche e vogliamo continuare a lavorare per il bene del Comune di Pomarance, impegnandoci al meglio in questo momento difficile e collaborando con tutti coloro che vogliono farlo su temi concreti nell’esclusivo interesse dei cittadini".


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