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Attualità giovedì 11 dicembre 2014 ore 15:49

"Serve un diverso rapporto di Enel coi territori"

Nocchi interviene sul ruolo della geotermia: "nel Paer ci sono alcuni aspetti da rivedere, ma ognuno ha il dovere di svolgere la propria parte"



PISA — "L'unica strada per attuare gli obiettivi del Paer è lo sviluppo della produzione elettrica attraverso lo sfruttamento delle alte entalpie, con il miglioramento dell'efficienza degli impianti esistenti e anche con la costruzione di nuove centrali". Interviene ancora, con una nota in merito alla geotermia e al Piano energetico regionale discusso ieri a Firenze, il segretario provinciale del Pd pisano Francesco Nocchi.

Nocchi afferma, però, che "ad Enel si deve chiedere un diverso rapporto con i territori, con le aziende dell'indotto e con tutti i cittadini" e trova "giusta la sfida della Regione all'azienda sulla riduzione delle emissioni (Amis o altri impianti sperimentali)". Il segretario sottolinea all'azienda alcuni punti fondamentali: "se ci sono circa 1,5 miliardi euro di investimenti per i prossimi 10 anni, risorse derivanti dalla geotermia, noi chiediamo che debbano essere utilizzati in Toscana; in questa situazione di crisi non possiamo permettere che quelle risorse prendano strade diverse, men che mai all'estero". Nocchi aggiunge poi che "è necessario consolidare la rete attuale di impianti per l'abbattimento delle emissioni" oltre ad "individuare altre forme di mitigazione dell'impatto sui territori e altre forme riguardanti la compensazione dei territori stessi (occupazione diretta e indiretta, infrastrutture e servizi)".

Il segretario sottolinea che "riguardo al Piano ambientale ed energetico regionale ci sono alcuni aspetti da rivedere, condividiamo alcune perplessità su contraddizioni presenti nel Paer, però ribadiamo che ognuno abbia il dovere di svolgere la propria parte". Non manca dunque da parte di Nocchi un richiamo alle osservazioni presentate dai sindaci geotermici al Paer che hanno anche il Cosvig per portare le loro istanze in Regione. "I sindaci - scrive nella nota - hanno uno strumento per il coordinamento e per il confronto con la Regione Toscana che sarebbe il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche. In quella sede potevano essere sollevati tutti i dubbi complessivamente a tutti i comuni dell'area geotermica. Le valutazioni devono essere portate a livello locale. La Regione giustamente pone vincoli per ridurre gli impatti ambientali e la sostenibilità dell'utilizzo delle risorse, ma i singoli territori devono poter valutare quale sviluppo ritengono più adatto, sempre nel rispetto delle condizioni ambientali e di salute".

Infine, riguardo al dibattito sull'utilizzo delle alte entalpie, piuttosto che delle basse e medie, secondo Nocchi "possiamo valutare l'opportunità di incontri o percorsi partecipativi per evitare uno scontro che non porterà a niente di costruttivo".


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