Gerry Scotti e il ricordo di Berlusconi: «Quella volta che mi ha paragonato a un ragioniere brianzolo»
Attualità lunedì 25 novembre 2024 ore 10:30
Codice Rosa, in dieci mesi 81 accessi
In aumento il ricorso al percorso ad hoc per le vittime di violenza tra gli ospedali di Pontedera e Volterra. Maranto: "Donne principali vittime"
PONTEDERA-VOLTERRA — Nei primi dieci mesi del 2024, tra i 591 accessi al Codice Rosa, il percorso interno ai Pronto soccorso e ai consultori dedicato a tutte le persone vittime di violenza, 81 sono stati quelli registrati tra Valdera e Alta Valdicecina, ovvero al Pronto soccorso dell'ospedale "Lotti" e a quello di Volterra.
"Il trend è in crescita - ha commentato Rosa Maranto, responsabile del percorso Codice Rosa dell’Azienda Usl Toscana nord ovest - ma il fatto che gli accessi aumentino non significa necessariamente che stiano aumentando i casi, perché può indicare che emergono di più".
"Il 70% di chi accede al Codice rosa sono cittadini italiani, il 93% denuncia maltrattamenti e il 7% abusi sessuali - ha specificato - un caso su dieci riguarda un minore, ma nessuna fascia di età è risparmiata: si va da bambini che hanno meno di un anno fino alle persone con oltre 70 anni".
Anche nei consultori la situazione non cambia: durante tutto il 2023, i casi in cui è stato attivato un percorso relativo alla violenza sono stati 705. "Dati a cui vanno aggiunti quelli degli interventi di prevenzione svolti a sostegno della genitorialità e delle famiglie in situazione di vulnerabilità e alla fascia giovanile, nonché gli interventi di sensibilizzazione verso la popolazione - ha aggiunto - mettiamo in campo una serie di interventi di prevenzione, di intercettazione delle situazioni latenti e di presa in carico. Ci muoviamo in raccordo con le reti antiviolenza territoriali e sono coinvolti tutti i servizi, in particolare l'emergenza-urgenza, il materno infantile, i consultori, il servizio sociale".
"Se ci concentriamo sulla violenza di genere si nota che la violenza riguarda tutte le età e tutte le fasce sociali - ha proseguito - le donne continuano a essere le principali vittime di violenza, in particolare di quella domestica. Subiscono abusi per mano di padri, partner, fratelli, figli, ex mariti o ex fidanzati, persone con le quali avevano o hanno un legame affettivo. Non è solo un problema sociale, ma è un vero e proprio problema di salute pubblica. Rompiamo la solitudine e l’isolamento: il solo poterne parlare può essere il primo passo per uscire dalla spirale della violenza".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI