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Attualità mercoledì 07 dicembre 2016 ore 18:00

Aggressioni e minacce alle case popolari

Una storia di minacce

Un'inquilina di Villamagna racconta la sua difficile situazione. L'assessora Tanzini rassicura: "Non si senta abbandonata, faremo il possibile"



VOLTERRA — "Stanotte non abbiamo dormito, il frastuono non ce lo permetteva e abbiamo abbandonato l'appartamento. Poi, quando la polizia ha bussato alla sua porta, ha aggredito gli agenti". E' esasperata la voce di Rosalba Esposito dopo l'ennesimo episodio di violenza e minacce. Una situazione in cui dice di essere imprigionata da marzo, quando il suo vicino di casa ha dato per la prima volta in escandescenze.

Siamo in uno degli alloggi popolari di Villamagna, dove Rosalba vive con una figlia. Dopo mesi di discussioni, denunce e paura, ha deciso di rendere pubblica la sua storia: "Viviamo accanto a una persona che ci sta rendendo la vita impossibile. Si tratta di un uomo di 46 anni con dei precedenti".

"Nel corso di questi mesi abbiamo subito aggressioni di ogni genere e minacce costanti - continua Rosalba. - Abbiamo chiesto aiuto a tutti: all'Apes, ai servizi sociali, al sindaco, all'assessore Francesca Tanzini e anche all'associazione Le Amiche di Mafalda, che però chiedono un contributo per sostenermi nelle pratiche legali contro questo individuo".

Spese che Rosalba dice di non potersi permettere. Ma la donna, che lavora come custode al Museo Guarnacci, si sente abbandonata anche dalle istituzioni. "Tutti conoscono la situazione ma nessuno sembra disposto a risolverla".

Ieri notte, l'ennesimo episodio: "Non riuscivamo a dormire per il frastuono e così ci siamo trasferite da una vicina. All'arrivo della polizia l'uomo ha aggredito gli agenti. Non è la prima volta che accade. In passato ha colpito un anziano con una testata, mi ha rotto una porta di vetro, lanciato vasi. Io e le mie figlie viviamo nel costante timore di un assalto".

Per Rosalba le soluzioni sono due. E una non è disposta a percorrerla: "O ce ne andiamo noi, o se ne va lui. Ma io non voglio lasciare casa, sono io la vittima. E' incredibile che le istituzioni non possano aiutarmi in questo. Si parla tanto di difesa delle donne, ma nella pratica cosa accade? Davvero ci sentiamo sole ormai".

Una risposta arriva dall'assessora alle politiche sociali Francesca Tanzini. "Conosciamo bene il caso e ci dispiace che la signora si senta abbandonata, ma stiamo costantemente monitorando la situazione. Abbiamo parlato anche con le forze dell'ordine. Al momento, però, non possiamo intervenire in nessun modo, se non cercando di mediare fra le due parti, perché le condizioni non sono tali da giustificare uno sfratto". 

"Non possiamo neppure obbligare uno dei due ad abbandonare l'appartamento - spiega Tanzini. - Abbiamo proposto uno spostamento consensuale a entrambi, ma nessuno l'ha accettato. Cercheremo di sorvegliare la situazione, nella speranza che possa risolversi nel migliore dei modi".

Filippo Bernardeschi
© Riproduzione riservata


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