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Cultura martedì 08 dicembre 2015 ore 18:28

​Filastrocche, perché i bimbi non restino al buio

Chiara Bruschi e Chiara Macchi

Un libro illustrato, curato da due giovani donne, che recupera antiche storie della tradizione: ogni stagione ha le sue caratteristiche



VOLTERRA — “La mia nonna ci raccontava sempre la storia dell'omino delle candele che per vendere alle massaie gridava forte per strada: ꞌForza signore, comprate le candele! E se non comprate ora, quando mi cercherete, non mi troverete!'. Ancora sento il suono della sua voce: mia nonna non c’è più, ma io le sue 'candele' le serbo tutte nel mio cuore, le sue ricette, il suo sorriso, i suoi racconti ed i proverbi. I nonni sono libri ambulanti di storie, preziose memorie, scrigni traboccanti di tradizione che ci fanno conoscere un tempo ormai passato che ci appartiene. Questo libro è per i nonni che sicuramente si ricorderanno delle leggende e dei sapori che ho cercato di raccontare in rima, ed per i bambini che magari impareranno a guardare in modo nuovo tutto ciò che li circonda”.

Chiara Bruschi, 33 anni di Volterra, presenta così il suo secondo libro Filastrocche per quattro stagioni - Sapori e leggende della Toscana, appena uscito per Carmignani Editrice. Il libro, dopo la tappa con un buon successo di domenica scorsa a Lari alla conclusione della manifestazione 'Un castello per le fiabe', sarà presentato a Volterra, nella sala Melani in Torre Toscano, venerdì 11 Dicembre alle 17, alla presenza della giovane autrice.

IL LIBRO. Un libro di filastrocche in rima che recupera antiche storie della tradizione popolare. Sicuramente molto di più di un libro di un semplice libro per bambini. E ogni filastrocca ha una illustrazione in bianco e nero. Un po' come nel magnifico classico Il Piccolo Principe gli insegnamenti sulla vita del testo si fondono con le immagini, grazie alle bellissime illustrazioni della bravissima Chiara Macchi, anche lei 33 anni di Lari, con la passione del disegno da sempre, diplomata all'istituto d'arte di Cascina e specializzata nel fumetto grazie alla scola di Comics a Firenze.

La struttura del libro è suddivisa nelle 4 stagioni: ogni stagione contiene una parte iniziale riservata ad una rassegna di proverbi; una filastrocca dedicata alle caratteristiche della stagione, come il tempo, i colori caratteristici, le ricorrenze; poi una filastrocca su una leggenda, che Bruschi ha scelto sulla base delle tradizioni con scelte mai banali; infine una filastrocca sulla cucina toscana e i prodotti tipici di quel periodo.

Un libro quindi dove si spazia dalle rime sulla panzanella, sulla ribollita, o sui tartufi, fino alle leggende tradizionali come "Giorni della Merla" o "l'Estate di San Martino" e perfino il gioco del panforte.

Nella prefazione al testo Annapaola Andreini ricorda “la fantasia e la capacità di scrivere in rima di Chiara Bruschi”. “Riesce a stimolare l’immaginazione e la curiosità dei bambini di questa ultima generazione, scavalcando a piè pari video, telefonini, giochi tecnologici ed altri ordigni infernali che hanno il subdolo potere di assorbire completamente l’attenzione dei nostri bimbi – scrive Andreini - Questo libro di filastrocche può diventare un nuovo, importante spunto di comunicazione per le famiglie e per gli insegnanti”.

Il libro contiene una postfazione del dottor Enrico Grandi, nutrizionista, che parla dell'importanza del mangiare sano e della stagionalità dei cibi.

L'AUTRICE. Chiara, volterrana doc, ha frequentato il liceo classico al Carducci di Volterra. Laureata in scienze giuridiche all'Università di Siena, da sempre scrive storielle e filastrocche. Il suo primo libro, da lei scritto e illustrato, Bimbi si nasce è del 2011. Appassionate di arte, letteratura, canto e teatro, è anche un'attrice.

“Questo libro penso che demarchi il mio attaccamento alle tradizioni e l'importanza delle piccole cose che, seppur lontane, ci danno una identità precisa e forte, troppo spesso trascurata – ci dice Chiara – lo dedico a mia nonna Gigliola e alla mia bisnonna Maria dalle quali tanto ho imparato”.

Ma Chiara, nella sua ricerca e valorizzazione di storie antiche e tradizioni, vuole lanciare anche un messaggio ben preciso: "prendiamoci tempo". “E' importante recuperare il senso del tempo e delle stagioni – spiega – tanto per fare un esempio, le fragole a gennaio non si mangiano, anche se ormai le troviamo sugli scaffali dei supermercati”.

“E' un libro per i bimbi, per dargli una visione del mondo più vera e genuina, ma è anche per i nonni che si ricorderanno sicuramente la loro infanzia- spiega Bruschi - E per i genitori ovviamente, che sono la generazione di mezzo”.

Ed è anche per l’omino delle candele, “per rassicurarlo che non siamo rimasti al buio”.

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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