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Attualità martedì 03 marzo 2015 ore 03:40

Il secondo crollo, sotto gli occhi dei volterrani

Il 3 marzo 2014 franava lo sperone di roccia in piazza Martiri della Libertà. A distanza di un mese dalla voragine nelle mura un altro duro colpo



VOLTERRA — E' passato un anno esatto da quel pomeriggio, ma in pochi a Volterra hanno dimenticato. Erano le ore 16 circa del 3 marzo 2014, 'sui ponti' al lavoro tecnici, soccorritori, forze dell'ordine, vigili del fuoco. E anche i cittadini che seguivano a distanza le operazioni, dopo che la zona era stata chiusa già il giorno precedente. Si stava tentando di non far crollare quel terrapieno, mura che stavano lì dal '700 e che sorreggono l'antica acropoli etrusca, nel parco Fiumi. Un boato ha però scosso la città. Di nuovo. A distanza di un mese dal crollo di Via Lungo le Mura, quando la sera del 30 gennaio, poco distante da piazza Martini della Libertà erano crollate 30 metri di mura medievali. Volterra era una città già profondamente ferita, che si trovava a dover affrontare un'altra emergenza.

IL CROLLO. La pioggia era caduta abbondante tra venerdì 28 febbraio e sabato 1 marzo 2014, quando lo sperone in piazza Martiri della Libertà, sopra il parcheggio sotterraneo, aveva iniziato a muoversi. Era stato attivato il monitoraggio, soccorritori e forze dell'ordine sul posto, ma il muro destava preoccupazione. Nella notte tra sabato e domenica 2 marzo la crepa si era allargata di diversi centimetri. Tanto che il sindaco Marco Buselli aveva deciso di disporre, già dalla notte di domenica, la chiusura della strada interessata anche ai pedoni, dalla Dogana ai Monumenti, e di vietare l'accesso al parcheggio sotterraneo. Già uno shock per i volterrani: blindato l'accesso principale alla città, al terminal degli autobus e al parcheggio del centro storico.
I vigili del fuoco avevano posizionato dei teli sopra l'acropoli e sopra il muro pericolante per evitare che filtrasse acqua. Una lotta contro il tempo per riuscire a bloccare il movimento che era proseguita il giorno seguente con il posizionamento di geoblocchi e di tiranti, per poi cerare di alleggerire lo sperone, smontando una parte delle mura pericolanti. Tentativi inutili perchè il crollo fu inevitabile. Per fortuna non rimase ferito nessuno, ma i sassi e la terra distrussero la terrazza sopra l'ingresso del parcheggio e raggiunsero anche i piani inferiori e la strada.

I LAVORI. Il giorno dopo, 4 marzo, arrivò a Volterra anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: "Volterra sta sulla Rocca, vederla sfaldarsi getta un'ombra di forte preoccupazione". "La Regione Toscana non lascia sola Volterra - dichiarò - è disponibile fin da subito a stanziare 3 milioni euro".
Terminata la fase di monitoraggio, iniziarono, in somma urgenza e mentre c'era aperto il cantiere di via Lungo le Mura, i lavori per la messa i sicurezza dello sperone in piazza Martiri della Libertà.
Si è provveduto alla rimozione di tutti i detriti e dei geoblocchi e al disgaggio delle ultime porzioni di mura pericolanti, oltre a realizzare una paratia di protezione in acciaio sotto lo sperone crollato, nell'area di accesso al parcheggio.
La strada e il parcheggio sono stati riaperti venerdì 11 aprile, con un brindisi informale al quale hanno partecipato anche numerosi cittadini.
Interventi di messa in sicurezza per i quali è stato speso circa un milione di euro, ma adesso bisogna procedere con la ricostruzione ed il ripristino definitivo dell'area, che resta ancora in una situazione provvisoria.


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