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Cultura lunedì 19 dicembre 2016 ore 14:00

Le liriche di Veracini raccontano Volterra

La presentazione della raccolta Via de’ Laberinti dell’artista volterrano è stata occasione per riflettere sul ruolo e sul valore della poesia nell’età contemporanea



VOLTERRA — Una grande partecipazione di pubblico per la presentazione di Via de’ Laberinti, l’ultima silloge poetica di Roberto Veracini, che si è svolta sabato 18 dicembre in Torre Toscano.

L’intervento del sindaco Marco Buselli ha messo in evidenza l’autore e la sua attività artistica, definendolo un’eccellenza da valorizzare e patrimonio per tutta la città.

Coordinatore dell’iniziativa il professor Daniele Luti che si è soffermato sul dato saliente del testo, la sua novità. L’elemento innovativo delle liriche consiste, infatti, nell’interrogativo su quale sia il ruolo della poesia in una fase storica di grandi trasformazioni e di forte indebolimento morale. Secondo Luti, infatti, Veracini riprende i temi che erano stati sviluppati da Corazzini e da Montale, quelli della fine delle certezze, del poeta vate e del condottiero lirico, esaltando lo stato di dubbio e parlando della poesia come di una “utopia necessaria”.

La riflessione del poeta Giacomo Trinci si è concentrata sul ritmo delle liriche presenti in Via de’ Laberinti, sul suo andamento musicale. Ha criticamente introdotto un tema fondamentale che attraversa tutte le liriche: il rapporto dialettico tra individualità e senso corale. Il poeta volterrano riesce, infatti, a dare vita a una melodia capace di coniugare la sensibilità, appartenente a una visione complessa e articolata del vivere il presente, assieme alla memoria del passato. Affinando, così, il suo sentire con l’apertura a poeti come Dino Campana e Giorgio Caproni.

Ultimo relatore della serata il poeta Alessandro Togoli che, dopo aver messo l’accento sull’affascinante convivenza, nei versi di Veracini, di classicità e avanguardia, ha parlato della sua capacità di valorizzare il ritmo musicale e il senso di appartenenza a una storia e a una collettività attraverso un timbro umile e potente nello stesso tempo.

Al termine della sezione dedicata alla critica poetica, sono intervenuti gli artisti Giuseppangela Campus, Enio Furiesi (Pizzi) e Giuliano Mannucci i quali si sono soffermati sul rapporto necessario e imprescindibile tra le diverse sensibilità artistiche. Le loro opere, infatti, sono state affrontate da Veracini nella sezione della raccolta Dell’arte e degli artisti.

L’evento è stato arricchito dalla proiezione di un suggestivo documentario sui luoghi delle poesie evocati da Veracini e sulle opere dei grandi artisti che hanno onorato Volterra. Il video, girato da Massimo Gentili, è stato impreziosito dalle melodie del musicista Cosimo Gentili.

Viola Luti
© Riproduzione riservata


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