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Attualità giovedì 01 dicembre 2016 ore 11:17

Alle imprese piace Facebook

La piattaforma di Mark Zuckenberg è la più utilizzata dalle aziende. Seguono Twitter, Instagram e Linkedin, ma solo 37 su 100 hanno un sito web



PISA — Il 37 per cento delle imprese della provincia di Pisa ha un sito internet, mentre il 32 per cento è presente sui social network. Tra i settori dove l’utilizzo del sito internet risulta particolarmente diffuso troviamo, con oltre metà delle imprese che lo posseggono, quello degli altri servizi (attività professionali, servizi di trasporto, di informazione, finanziari, immobiliari e di noleggio) seguiti dal turismo (46 per cento), dall’industria (44) e dall’agricoltura (40).

Per quanto riguarda i social network spicca soprattutto il turismo (qui il 67 per cento delle imprese è presente sui social) seguito dall’agricoltura (il 37), dagli altri servizi (35), l’industria (30) ed il commercio (28). Fanalino di coda, in ambito social, le costruzioni dove solo 18 aziende su 100 gestiscono un canale. Questi, in sintesi, i principali risultati, diffusi oggi dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa, di un’indagine flash realizzata su di un campione di 400 imprese appartenenti a tutti i settori e tutte le dimensioni della provincia di Pisa.

Facebook, tra i social network, occupa una posizione estremamente importante tra le imprese della provincia di Pisa. Su 100 aziende che hanno attivato e gestiscono almeno un canale, infatti, ben 92 fanno uso della piattaforma di Mark Zuckenberg. Molto più distanti troviamo invece Twitter (con il 17 per cento) seguito da LinkedIn e Instagram entrambi con il 12. Molto più indietro, invece, Google+ e YouTube.

Facebook occupa una posizione predominante all’interno di tutti i settori economici della provincia di Pisa.

Twitter risulta particolarmente diffuso tra le aziende del settore degli altri servizi (il 34 per cento per cento di quelle che gestiscono almeno un social). Questo, probabilmente in ragione, del fatto che in questo settore si svolgono attività dove si debbono condividere o rilanciare notizie, segnalare eventi, informazioni di pubblica utilità e sui servizi erogati, campagne informative.

Anche LinkedIn, il social dedicato ai professionisti ed al mondo del lavoro qualificato, risulta piuttosto diffuso tra le imprese del comparto altri servizi ma anche nell’industria (con il 19). Proprio questi settori, infatti, possono sfruttare al meglio questa piattaforma nella quale non solo le imprese raccontano quali soluzioni di business offrono ai clienti, ma dove possono incontrare, seppur digitalmente, persone e aziende che potenzialmente potrebbero assumere o diventare partner d’affari.

Tra i social che le imprese pisane utilizzano troviamo anche la piattaforma per le immagini Instagram. Anche in questo caso, le aziende operanti negli altri servizi (con il 22) risultano tra le maggiori utilizzatrici mentre molto limitato è l’uso fatto da imprese che con i video e le immagini potrebbero invece aumentare l’interazione con la clientela attuale e potenziale come il commercio, il turismo ma anche l’agricoltura.

Il canale YouTube sembra rappresentare per le costruzioni e gli impiantisti un modo per mostrare ai potenziali clienti non solo come lavora l’azienda ma anche come effettuare alcune semplici riparazioni domestiche accrescendo così la propria popolarità.

“I dati dell’indagine sull’utilizzo della rete da parte delle imprese pisane – commenta il presidente della Camera di commercio di Pisa Valter Tamburini - segnalano un interesse verso le opportunità offerte da queste tecnologie che dobbiamo comprendere ed incrementare all’interno del sistema economico locale. La Camera di Commercio di Pisa – continua Tamburini– non solo è già impegnata ad utilizzare questi nuovi strumenti ma fornisce alle imprese del territorio, attraverso l’azienda speciale Assefi, una serie di percorsi formativi estremamente pratici dove apprendere i fondamenti dell’economia digitale e l’uso corretto delle piattaforme social. E’ infatti importante sia attivare i social “giusti” per la propria impresa sia presidiarli in modo corretto e professionale curando in particolar modo il rapporto con il cliente. Insomma, sui social non ci improvvisa”.


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