Attualità giovedì 17 settembre 2015 ore 23:05
Quale geotermia per il futuro?

Compatibile con la vocazione dei singoli territori, rispettosa dell'ambiente e non dannosa per la salute dei cittadini. Servono regole dalla Regione
POMARANCE — "In una situazione come quella che si sta creando in Val di Cecina, con i problemi che ci sono con la Smith e con la Salina e dove l'unica risorsa è la geotermia, c'è una forte preoccupazione per questo stallo". A dirlo il sindaco di Pomarance Loris Martignoni che ieri, 16 settembre, ha partecipato insieme ad altri primi cittadini 'geotermici', a imprese ed associazioni, ad una audizione alla quarta commissione del Consiglio regionale proprio su questa risorsa.
RIPRENDERE
L'ATTIVITA'. Preoccupazioni
che riguardano lo stop sui permessi di ricerca, imposto dalla Regione
a febbraio e che di fatto dura ancora, anche se la moratoria è
terminata lo scorso 24 agosto.
I sindaci 'invocano' la ripresa
dell'attività in geotermia al più presto.
"Anche perchè - spiega Martignoni - se non riprendiamo, il più
grande operatore che c'è oggi (Enel ndr) se
ne andrà: se non lo si fa investire qui, porterà i propri
investimenti altrove".
"Il
documento del Pd che andrà in Consiglio regionale la prossima
settimana - illustra il sindaco di Pomarance - riassume anche le
nostre considerazioni, condivise direi da tutti i sindaci
geotermici: in audizione abbiamo ribadito che la geotermia è una risorsa importante, di utilità pubblica, che
la vogliamo coltivare e che va fatta bene".
GEOTERMIA
E SVILUPPO. E lo sfruttamento di questa risorsa deve essere compatibile con salute, ambiente, tradizione, paesaggio, vocazione dei territori. "Crediamo
sia possibile coniugare il modello di sviluppo di
un territorio fra agricoltura,
altre attività e geotermia -
spiega Martignoni - il sindaco di Santa Fiora, dove è stata
costruita la nuova centrale, ieri ha presentato uno studio di Arpat
che dice come sia buona la qualità dell'aria. Questo può
diventare un modello per costruire il nuovo sviluppo della
geotermia, con un
impianto che è poco visibile, architettonicamente una struttura
particolare e visitabile dai turisti con
un apposito percorso".
"Anche il nuovo assessore Federica Fratoni che abbiamo incontrato alla riunione del tavolo geotermico per la prima volta - illustra il sindaco di Pomarance - ha detto che c'è la necessità di dettare le regole sulla geotermia per uno sviluppo tecnicamente valido e compatibile con l'ambiente, il paesaggio, la salute e ci trova pienamente d'accordo".
QUALE GEOTERMIA. Durante l'audizione si è aperta anche una riflessione sulla bassa e media entalpia che sarà fatta in seno agli enti regionali. "Sull'alta entalpia siamo certi che è sicura, ci sono studi su aria, acqua, salute e la si fa da 200 anni e mi pare siano emerse pochissime riserve - spiega Marignoni - sulla media servono approfondimenti, la bassa con le pompe di calore viene fatta oggi in tutto il mondo e non è argomento di legislazione regionale”.
E
per
la ricerca geotermica serve una valutazione a seconda dei territori:
“per il rilascio dei permessi di ricerca e per la Via
dovranno essere coinvolti anche i Comuni che dovranno valutare
le varie condizioni del territorio, rispettandone le diverse
vocazioni".
Perchè la geotermia non si può fare ovunque: non
tutti i territori possono essere destinati allo sfruttamento di
questa risorsa e anche nei Comuni geotermici definiti
'tradizionali' non si può farla ovunque.
Servono
dunque delle regole. “Va definito il processo partecipativo delle
comunità locali al momento del rilascio delle autorizzazioni –
conclude Martignoni - Però questa è anche una buona occasione
per ridisegnare un panorama più gestibile di questa importante risorsa".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI