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Attualità mercoledì 14 gennaio 2015 ore 19:36

Rossi: "legittima l'esplosione delle proteste"

"In questi sei mesi stabiliremo quali siano i criteri perché le ricerche sulla geotermia non siano 31, ma siano funzionali alla programmazione del Paer"



FIRENZE — "Il numero di 31 autorizzazioni di ricerca già rilasciate la dice lunga". Queste le parole del governatore della Toscana Enrico Rossi il quale con una nota spiega la proposta della giunta di una legge che sospenderà per sei mesi le procedure per il rilascio di nuovi permessi ricerca per la risorsa geotermica. Per i permessi già rilasciati si sospenderanno le proroghe, così come le autorizzazioni per pozzi esplorativi.

Al momento i permessi di ricerca per l'energia geotermoelettrica in Toscana sono 31. Di questi, 24 sono in fase di ricerca non invasiva e 7 nella fase di ricerca più avanzata. Inoltre, ci sono aperte 7 istruttorie per l'eventuale conferimento del permesso di ricerca.

Per il presidente il numero delle autorizzazioni "è figlio della liberalizzazione delle attività in questo settore arrivata nel 2010". "Purtroppo - aggiunge - esiste una legge del 1927, che risale quindi a quando c'era il monopolio di Enel, che prevede che la Regione sia obbligata a rilasciare permessi di ricerca". "E questo - aggiunge - contro ogni ragionevole distribuzione degli eventuali pozzi sul territorio, con il conseguente legittimo esplodere di proteste in tutta la Toscana a causa dell'addensamento di ricerche".

"In questi sei mesi - chiarisce Rossi - stabiliremo quali siano i criteri perché le ricerche non siano 31, ma siano semplicemente il numero funzionale alla programmazione che abbiamo fatto nel Piano energetico". Paer nel quale, spiega ancora il governatore "abbiamo previsto che nei prossimi 5 anni ci sia un aumento di non più di 150 MW da ricavare da energia geotermoelettrica".

Nel Paer, come spiega una nota, è previsto per la geotermia "lo sviluppo dell'alta entalpia nelle aree tradizionali che avverrà subordinandolo all'impiego di tecnologie e pratiche gestionali altamente efficienti. Diverso il discorso relativo all'Amiata, dove secondo la Regione si è raggiunto il punto di equilibrio.
Per quanto riguarda la media entalpia, "a fronte delle numerose domande presentate alla Regione, il Piano Ambientale ed Energetico Regionale  introduce criteri di valutazione da usare già nella fase dei permessi di ricerca". In sede di valutazione della domanda di concessione, dovrà essere assicurata una distribuzione delle centrali geotermoelettriche sul territorio regionale volta ad evitare eccessivi livelli di concentrazione, il cosiddetto "effetto cumulo", una valutazione sulle ricadute economiche e sociali che il progetto industriale comporta e la compensazione a vantaggio del territorio su cui insistono gli impianti.

Intanto ci saranno 6 mesi di stop che decorreranno dall'entrata in vigore della legge che dovrà essere approvata dal consiglio regionale. Entro quel termine sarà la giunta regionale, a dover stabilire numero massimo dei pozzi che potranno essere autorizzati e i criteri di opportuna localizzazione


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