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Attualità domenica 24 luglio 2016 ore 19:08

"Scendere al parcheggio di notte è pericoloso"

Un cittadino aveva consegnato a Buselli una lettera di protesta sulle condizioni di Docciola. Dopo la mancata risposta si è rivolto alla stampa



VOLTERRA — La lettera è stata scritta dal signor Luigi Cerri domenica 17 Luglio ed è stata consegnata al sindaco Marco Buselli il giorno stesso, durante il raduno partigiano a Carlina. Cerri aveva evidenziato i problemi che aveva avuto nel raggiungere l'auto parcheggiata a Docciola: "Dal breve colloquio col sindaco - ha spiegato Cetti - mi era sembrato di capire che si sarebbe interessato e avrebbe risolto il problema. Ma, come si suol dire, le chiacchiere non fanno farina"

"A distanza di una settimana - ha constatato Cerri - la situazione non è mutata. Pertanto, anche se con rammarico, confermo che la mia collaborazione alla manifestazione di Volterra Teatro, per mercoledì 27 luglio, anche se insignificante, non ci sarà".

Cerri, che risiede a Pomarance aveva scritto: "Egregio signor sindaco, sono un cittadino di Pomarance che non frequento molto Volterra se non per necessità varie e che normalmente si esplicano nell’arco della giornata. Ieri sera (sabato 16 luglio, ndr) però ho avuto l’occasione di trovarmi a Volterra dal tardo pomeriggio sino a mezzanotte e ho potuto constatare la vivacità della città e i moltissimi giovani che stazionavano nelle vie del centro bevendo, fumando e dialogando tranquilli e allegri e inoltre, cosa di non secondaria importanza, non avevano in mano il solito e inseparabile smartphone senza il quale oggi sembra non poter vivere.

Dopo queste osservazioni mi son incamminato velocemente al parcheggio di Docciola dove avevo lasciato l’auto e, improvvisamente, come se entrassi in un altro mondo, appena iniziata la discesa delle scale per raggiungere il parcheggio, sono stato preso da un senso di disperazione.

Non sapevo proprio come fare a scendere sia per lo stato dei gradini sia per la scarsa illuminazione.

Ma non finisce qui: man mano che in qualche modo riuscivo a scendere, la situazione si faceva sempre più problematica fino a quando, appoggiato al muretto e a tastoni, sono riuscito e “riveder la luce”

A questo punto sono state spontanee altre considerazioni e questa volta negative.

Mi sono domandato: ma è poco possibile che nessuno abbia fatto presente questa cosa a chi di dovere? Credo sicuramente di si e come mai non si è provveduto con celerità?

Che nessuna autorità si sia accorta della pericolosità che questa situazione può comportare e quindi imporre la risoluzione del problema ho chiudere il percorso?

Dato che il parcheggio di Docciola è sicuramente frequentato anche da moltissimi turisti che dovrebbero essere tenuti in opportuna considerazione, perché le varie categorie commerciali, per prime non si fanno sentire?

Il sottoscritto, quando, in fabbrica ero delegato sindacale, come qualcuno ogni tanto mi ricorda, passò, a suo tempo per quello dello sciopero per la lampadina perché, un una situazione come quella volterrana, era evidente una situazione di pericolo. Quindi, una sottovalutazione e un ingiustificato ritardo nel risolvere il problema comportò un’ azione decisa.

Oggi posso fare poco per un problema simile se non denunciare la cosa. Ma una cosa la posso fare: ieri sera mi trovavo a Volterra a provare, con altri suonatori alcuni pezzi da suonare nell’ ambito della manifestazione Volterra Teatro e non posso pensare che le persone che parteciperanno alla manifestazione potranno rischiare di rompersi qualche osso.

Bene: suggerisco al signor sindaco di fare una cosa semplice e veloce : posizionare lungo la scalinata le famose fiaccole che si fanno accendere da personale incaricato quando fa buio e si fanno spegnere al mattino, come veniva fatto poco più di un secolo fa, altrimenti il sottoscritto rinuncia, per quel che può contare, alla propria collaborazione alla più importante manifestazione volterrana.

Distinti saluti

Luigi Cerri".  


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