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Politica giovedì 28 gennaio 2016 ore 12:45

Un anno di Buselli fra scuola, sanità e cultura

Il sindaco di Volterra Marco Buselli

Il bilancio di un anno per l'Amministrazione, i successi e i nodi da sciogliere, il problema del trend demografico in calo e alcune soluzioni



VOLTERRA — Cultura, scuola, sanità. Gennaio è agli sgoccioli e il mese è servito all'Amministrazione Buselli per tracciare un bilancio dell'anno passato, proiettare il lavoro nel 2016 e mettere a fuoco le problematiche principali. Ed è in questi tre punti, che il sindaco di Volterra individua altrettanti traguardi e sfide: momenti chiave sui quali si è giocata (e si sta giocando) la partita per il futuro della città.

“Sul piano culturale andiamo orgogliosi delle mura ricostruite” esordisce Buselli. La scrivania è ingombra di carte, ma lui vuole partire dal settore più caratteristico della città. “La rendicontazione dei lavori è andata a buon fine – spiega Buselli – dalla Regione sono arrivati soldi anticipati, tutta l'operazione è costata quasi 3 milioni di euro”. Adesso manca l'ultima tranche da pagare: “Era una sfida difficile a tutti livelli, da quello della ricostruzione fisica all'aspetto burocratico e finanziario”.

La seconda “bandiera” Buselli vuole affiggerla sulla scuola: “Con la riapertura a Villamagna di un edificio antisismico, restaurato anche grazie a una finanziamento regionale, sentiamo di avere raggiunto un importante traguardo”. La scuola è rimasta chiusa per un anno e mezzo: “Era stata costruita con materiale povero – spiega il sindaco – e c'erano dei problemi strutturali. Tra Fondazione cassa di risparmio di Volterra, Regione e Comune sono stati investiti oltre 500mila euro”.

Poi c'è l'apertura dell'istituto alberghiero di Volterra: “Abbiamo dato il nostro contributo al sostegno delle spese, ma l'indirizzo è partito grazie al lavoro di una comunità intera. C'era già un esperimento che avevamo contribuito a far decollare all'interno del carcere, qualche anno prima, con i detenuti e i ragazzi in età scolastica a studiare assieme. Visto che la cosa ha funzionato, si è aperta la possibilità di un indirizzo nuovo fuori dal carcere e abbiamo ricevuto adesioni anche da territori distanti”.

Sono state aperte due prime, ricorda Buselli, e ora si profila all'orizzonte una novità: “Stiamo pensando a una specie di servizio-ostello per gli studenti, ci sta lavorando l'assessorato”. Il progetto, che mira a trattenere i giovani sul suolo volterrano, è stato pensato nel quadro di una visione politica che punta a invertire il trend demografico. Ovvero: recuperare abitanti.

In questo contesto si collocano anche le battaglie sulla sanità e sul lavoro: “L'acquisizione della Rems si svolgerà in due fasi – chiarisce Buselli la prima riguarda la sistemazione dei locali inutilizzati del vecchio locale, una soluzione transitoria e già attuata; poi ci sarà una fase di gara, per la realizzazione nell'attuale parcheggio dell'ospedale di una struttura nuova: due moduli da 20 posti letto ciascuno, che a regime porterà 80 posti di lavoro diretti”.

Secondo il sindaco è almeno un decennio che non se ne vedono così tanti in una volta sola. Infine c'è lo sblocco degli immobili acquisiti da Inail, che era in odore di fuga: “Oltre 20 milioni di euro fra Rems e Inail piovono sul settore ospedaliero di Volterra”.

Nel dopoguerra Volterra contava 20mila abitanti: oggi poco più di 10mila. La decrescita è rallentata ma non si è arrestata: “E' fondamentale investire sul lavoro. Abbiamo varato una riduzione della Tari del 50 per cento per tre anni a chiunque voglia aprire un'attività artigianale o industriale. È stato il primo anno d'inserimento nel pip di Saline di Volterra e speriamo, con queste iniziative, unite a quelle in campo sanitario, di frenare la decrescita".

Filippo Bernardeschi
© Riproduzione riservata


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