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Attualità martedì 09 giugno 2015 ore 14:42

A fare l'esame della Tac è la tomba villanoviana

Il grosso vaso, trovato in località Ortino, è stato estratto dalla Soprintendenza: sottoposto ai raggi X e poi alla Tac per svelarne il contenuto



VOLTERRA — Un vaso per le ceneri del defunto con numerosi oggetti in bronzo. E' questo il contenuto emerso dalle analisi dello scavo complessivo della grande tomba in dolio di epoca villanoviana, rinvenuta a Volterra nel mese di aprile nel corso dei lavori in località Ortino a Volterra. 

Ieri, lunedì 8 giugno, si è concluso al laboratorio di restauro della Soprintendenza Archeologia della Toscana, lo scavo complessivo del grande vaso all’interno del quale è stato rinvenuto un secondo vaso, destinato a contenere le ceneri del defunto. Parte della copertura di sassi del cinerario era tracollata all’interno già in passato e proprio il cattivo stato di conservazione del manufatto, che iniziava a emergere dalla terra, aveva consigliato ad aprile di trasportare l’intero dolio in laboratorio per poter procedere allo scavo. 

Una volta rimesso in luce, il vaso cinerario è stato sottoposto a RX, un esame che ha permesso di scoprire che all’interno del vaso si celavano numerosi oggetti in bronzo. Al fine di acquisire tutti i dati possibili per lo scavo la Soprintendenza ha deciso, in accordo con il sindaco Marco Buselli, di sottoporre il vaso, debitamente imballato e posto in sicurezza, all'esame della TAC, eseguito all’ospedale di Volterra. La struttura dispone, infatti, di un macchinario di ultimissima generazione donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, che ha permesso di ricreare le immagini tridimensionali che presto saranno svelate alla cittadinanza nel corso di un incontro pubblico.

Il cinerario sarà esposto al museo Guarnacci una volta terminato il restauro con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. 

Ad eseguire lo scavo sono stati Valeria d’Aquino e Giacomo Baldini con la consulenza del restauratore Stefano Sarri e dell’antropologa Elsa Pacciani della Soprintendenza, per la direzione scientifica della soprintendente Elena Sorge.


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