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Attualità sabato 29 giugno 2019 ore 15:35

I 63 martiri di Guardistallo

L'assessore all'istruzione e al lavoro Cristina Grieco stamani ha partecipato alla celebrazione del ricordo della strage dell 29 giugno del 1944



GUARDISTALLO — Una mattinata dedicata alla memoria quella dell'assessore all'istruzione e al lavoro Cristina Grieco che stamani ha partecipato a Guardistallo alla celebrazione del ricordo della strage avvenuta il 29 giugno del 1944. Con lei la consigliera regionale Alessandra Nardini, oltre al sindaco Sandro Ceccarelli, le autorità locali e le associazioni.

"La memoria è un bene prezioso che deve essere coltivato perché costituisce il fondamento della nostra democrazia - ha detto Grieco intervenendo durante la cerimonia -. Ecco perché nessuno può e deve dimenticare le radici - e i luoghi storici di riferimento - che confluiscono nell'articolo 3 della nostra Costituzione, un vero e proprio Manifesto di eguaglianza e dignità umana. Far conoscere i valori fondanti della nostra democrazia e della pace è un compito primario della Regione Toscana. Siamo stati i primi ad investire sul treno della Memoria portando migliaia di studenti nei campi di sterminio. Lo facciamo per i nostri giovani perché l'oblio, o addirittura la mistificazione, rischiano di annebbiare la realtà. Non si può mettere sullo stesso piano l'Italia della dittatura e delle leggi razziali con l' ;Italia della Resistenza e della Costituzione repubblicana. Se non si conosce il proprio ieri non si può costruire degnamente il domani".

Toccante la testimonianza di Serena, studentessa di terza media che con una delegazione di compagni ha partecipato ad un viaggio della Memoria a Dachau promosso dal Comune di Guardistallo e che ha voluto raccontare la sua esperienza.

"Le nostre guide – ha letto Serena – ci avevano detto che da quel pellegrinaggio non saremmo tornati uguali a prima, ma cambiati e cresciuti. Avevano pienamente ragione. Tutte le volte che entravamo in un campo sentivo il vuoto dentro di me, un sentimento di angoscia. Cercavo di immaginare quella che doveva essere stata la vita così sofferente lì in quei luoghi. Volevo trattenere le lacrime, essere forte, come lo sono stati tutti i deportati innocenti, con la sola colpa di essere nel mirino di coloro che si definivano "superuomini". Questo viaggio che dovremmo fare tutti almeno una volta nella vita mi ha davvero cambiata e mi ha aperto la mente. Ho compreso che per quanto possiamo sembrare diversi, alla fine, nonostante culture, religioni e colori di pelle differenti, siamo tutti fratelli".

"E' vero che torniamo cambiati – ha sottolineato Grieco - . Ma con una responsabilità. Non tenere dentro ciò che abbiamo visto, ciò che abbiamo appreso. E con il dovere di restituire, sotto forma di conoscenza, l'esperienza che abbiamo fatto. Dopo la tragedia dell'Olocausto, dopo gli eccidi e gli stermini dei campi di concentramento ci sono state altre tragedie simili ed ancora oggi ci sono genocidi e tragiche realtà dove qualche etnia si sente superiore a un'altra e per questo la discrimina. Bisogna stare dunque molto vigili e tutelare i valori dell'uguaglianza e del rispetto che sono alla base della nostra Carta costituzionale e dell'Europa unita".

L'assessore Grieco ha quindi ricordato le altre attività dedicate "alla memoria" che porta avanti la Regione Toscana, dal meeting dei Diritti umani alle varie pubblicazioni, soffermandosi sull'ultima uscita in ordine di tempo, "Partigiani della memoria", il volume rivolto ai più giovani, alle ragazze e ai ragazzi delle scuole toscane che riporta il lettore alle radici dalle quali sono nate la nostra Costituzione e la nostra Repubblica.

I testi raccolti sono post Facebook, pubblicati nell'anniversario di ciascuna strage che viene raccontata. Degli 822 episodi censiti dall'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia avvenuti in Toscana, ne sono stati scelti 61 per rappresentare il loro terrore e la loro vastità su tutto il territorio toscano. Tra questi anche la strage di Guardistallo con i suoi 63 martiri.


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