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Attualità giovedì 15 febbraio 2024 ore 10:07

"Senza agricoltori perdiamo la nostra identità"

Cia Etruria ha incontrato il sindaco Sandro Ceccarelli che ha accolto l'ordine del giorno proposto a sostegno degli agricoltori



GUARDISTALLO — Mettere a confronto gli agricoltori con le istituzioni. E’ con questa filosofia che Cia Etruria sta portando avanti una serie di incontri con i sindaci di vari comuni delle province di Livorno e Pisa. Tra questi anche il primo cittadino di Guardistallo, Sandro Ceccarelli, che si è detto onorato di accogliere l’assemblea di Cia Etruria in un momento così particolare per il mondo agricolo. 

“E’ stata l’occasione per incontrare tante aziende - ha detto - affrontando anche l’attualissimo tema della protesta dei trattori che sta coinvolgendo l’Europa e il nostro Paese. Ho accolto volentieri l’ordine del giorno che mi è stato proposto e che intendo portare in consiglio comunale per capire in che misura anche un piccolo comune come Guardistallo possa riuscire a adottare soluzioni utili alla categoria”. 

Nel frattempo, durante l'incontro, sono stati evidenziato due importanti strumenti attualmente attivi come il Distretto Rurale, una sorta di fil rouge che collega amministrazioni comunale e associazioni di settore al fine di valorizzare i prodotti del territorio e il Gal che riesce a recepire importanti finanziamenti con l’obiettivo comune di sostenere un settore in estrema difficoltà. 

“Io sono nato in campagna - ha sottolineato il sindaco - e pur rispettando chi apprezza la farina di grillo e cose simili, credo nel ruolo degli agricoltori i quali, oltre ad essere i custodi dei nostri territori, anche sul piano della sicurezza mantenendo un assetto idrogeologico del terreno in perfetto stato, collaborano con la natura senza forzarla. Dobbiamo tornare a capire l’importanza del loro lavoro, aiutandoli con tutti i mezzi possibili. L’uomo - ha concluso - ha artefatto la natura mentre gli agricoltori hanno sempre curato la terra con amore mantenendo l’equilibrio necessario. Senza di loro perderemmo la cultura della nostra identità”.

Questi appuntamenti di Cia Etruria sono fondamentali per rendere note le enormi criticità che da tempo Cia Agricoltori Italiani va sottolineando tra cui la diminuzione delle aziende agricole, in 10 anni la Toscana ne ha perse 20mila passando da 72.686 alle attuali 56.146 (-28,3%). 

“E’ necessario avvicinare la politica all’agricoltura - ha detto Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria - in un periodo storico in cui assistiamo alla chiusura di numerose aziende a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e del sempre più risicato margine di guadagno che resta loro alla fine di un lungo e meticoloso lavoro, spesso frutto di interventi costosi ma necessari per restare al passo coi tempi”.


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