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Spettacoli domenica 29 giugno 2014 ore 15:25
Il programma del Festival Internazionale del Teatro Romano
Il verso, l'afflato, il canto: dal 5 al 13 luglio e dal 28 luglio al 6 agosto l'antico teatro torna a vivere
VOLTERRA — Volterra, ferita dalle frane di questo inverno che hanno interessato le mura medioevali e l’acropoli etrusca, mette in campo l’eccellenza, il lato più nascosto, affascinante ed esclusivo dei suoi tremila anni di storia: Il teatro romano.
Nel bimillenario dedicato all’Imperatore Ottaviano Augusto, il teatro di Volterra costruito in età augustea, dopo oltre duemila anni torna a vivere. Questa volta lo fa seriamente, “è il primo vagito della rinascita” sostiene Simone Migliorini, l’attore e regista allievo del mitico Giorgio Albertazzi, che da vent’anni si dedica alla struttura archeologica valorizzandola con lo spettacolo dal vivo, attraverso ospitalità e produzioni di assoluto alto prestigio con il Festival Internazionale del quale è fondatore e Direttore Artistico.
Si Parte il 5 di Luglio fino al 13 tutti spettacoli in prima nazionale; dopo una pausa la seconda parte dal 28 al 3 agosto ricca di eventi esclusivi come la Trimalcena Luculliana e la cerimonia di consegna dei premi Ombra della sera, la famosa statuetta etrusca assunta da anni a “oscar” del teatro e della cultura. Uno degli eventi che sembra destinato a far parlare di se sarà “Artisti di Volterra per Volterra, per la prima volta tutti gli artisti di volterra famosi e meno famosi si ritroveranno sullo stesso prestigioso e inedito palco per stringersi attorno alla città colpita dalle frane e dalle emergenze archeologiche per le quali devolveranno l'incasso della serata.
Il teatro romano di Volterra quest’anno ospiterà, per la primissima volta dal suo ritrovamento e possiamo dire per la prima volta dopo oltre duemila anni, uno dei Festival teatrali più originali e prestigiosi d’Italia ( Patrocinato, da sempre, dalla commissione Nazionale per l’Unesco, vincitore di un Premio Federculture come Miglior programma culturale nei teatri antichi d'Europa, beneficiario di una Medaglia dal Presidente della Repubblica, ecc ) nella sede originale del teatro. Il pubblico potrà, per la primissima volta accedere al teatro attraverso un percorso archeologico affascinante e inedito e potrà accedere attraversando, come gli antichi romani, il vomitorium, alla platea la quale sarà aallestita nel semicerchio che in antichità era destinato al coro, potranno anche sedersi sugli ultimi due gradini della Cavea originale. Il Palcoscenico sarà collocato dove lo era anticamente e benchè la Cavea sia ancora inagibile nella sua interezza, verranno anche allestiti posti a sedere nell’ambulacro che corrisponde più o meno all’ultimo settore di posti della cavea.
“Il gesto più rivoluzionario che un festival da sempre osteggiato, criticato, invidiato, mal contribuito e soprattutto indipendente, potesse fare, è quello di continuare a vivere e a crescere, ma soprattutto un gesto che per chi vi opera, rinnova entusiasmi e prospettive è quanto di più trasgressivo possa accadere nell'immobilità generale di questi tempi - scrive Migliorini - Sono grato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, che ha permesso tutto questo, al Comune di Volterra, alla Soprintendenza dei Beni Archeologici nella figura della dott.ssa Elena Sorge e del dott.r Giovanni Roncaglia, sono grato alla Cassa di Risparmio di Volterra spa, alla rete Teatri di Pietra".
Fonte: Provincia di Pisa
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