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Attualità domenica 23 febbraio 2020 ore 09:43

Anche il Wwf critica il taglio degli alberi

La pulizia delle sponde lungo il fiume Cecina a Ponteginori, disposta dal Consorzio di Bonifica, continua a non convincere gli ambientalisti



MONTECATINI VAL DI CECINA — Non si placa la polemica sul taglio degli alberi lungo il fiume Cecina a Ponteginori, nonostante l'intervento sia stato autorizzato dal Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno e dalla Regione. Questa volta le critiche arrivano dal Wwf Toscana.

"Continuano senza sosta in Toscana i tagli "selvaggi" della vegetazione ripariale da parte dei Consorzi di bonifica, con il beneplacito della Regione Toscana - scrivono dal Wwf -. Il tutto inneggiando ad una messa in sicurezza di un territorio e di interventi necessari per la sicurezza dei cittadini. Da pochi giorni si sono registrati interventi lungo il fiume Cecina, a valle di Ponteginori. Coincidenza particolare è che si interviene proprio nel tratto che, grazie alla sua buona naturalità, ha dimostrato una certa tenuta durante la piena dello scorso mese di novembre". 

"Si porta avanti uno scempio, senza un vero criterio scientifico - aggiungono dall'associazione -, già effettuato lungo altri assi fluviali, come l'Ombrone o lungo l'Arbia nel senese". 

Per il Wwf "Regione e Consorzi di Bonifica applicano un approccio semplicistico per affrontare il problema, invece di ascoltare ed applicare le migliori eccellenze e ricerche europee e anche delle nostre Università di Firenze e Siena". 

"Quando durante la piena la massa d'acqua fuoriesce dall'alveo ordinario, proprio quello che è successo a novembre nelle campagne di Ponteginori - ricordano dal Wwf -, viene sensibilmente rallentata e trattenuta dalla vegetazione che si estende lungo le rive. Più ampia sarà la fascia vegetale, tanto maggiore risulterà l'effetto di rallentamento dell'ondata di piena e di conseguenza, la regolazione del deflusso delle acque. La vegetazione ripariale inoltre svolge un'azione di filtro nei confronti dei nutrienti e degli inquinanti, che in un fiume come il Cecina, fonte di approvvigionamento idropotabile, è quanto mai importante". 

Per questo dall'associazione chiedono "risposte concrete ed un cambio di rotta dall'assessore regionale all'ambiente, Federica Fratoni e dai dirigenti dei Consorzi di Bonifica".


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