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Politica martedì 17 novembre 2015 ore 08:00
Gare e teleriscaldamento, tuona l'opposizione
La Srl Monteverdi Energia di proprietà del Comune si fonderebbe con la Ges di Pomarance, che gestisce lì il teleriscaldamento
MONTEVERDI MARITTIMO — Alessio Anselmi esponente della minoranza “Popolo Libero” di Monteverdi Marittimo interviene su due recenti delibere, approvate dalla maggioranza in Consiglio comunale: l’adesione dell’ente locale alla centrale unica di committenza creata dalla provincia di Pisa e l’avvio della fusione di Monteverdi Energia, la Srl di proprietà del Comune monteverdino, che ha realizzato il teleriscaldamento, con la Ges di Pomarance, che gestisce il teleriscaldamento per quel Comune.
Scrive
il consigliere Anselmi a proposito della centrale unica di
committenza: “Ritengo che tale scelta parola sia davvero
anacronistica e dannosa per la gente di Monteverdi, in quanto in
futuro per ogni necessità di beni e servizi il comune dovrà
rivolgersi a Pisa". "E poi c’è da chiedersi - aggiunge - perché mentre è in
atto la chiusura delle province, si istituisce proprio in provincia
un centro unico di spesa, con aggravio di costi per personale e
utility?". E ancora: "A cosa serve l’Unione dei Comuni se non è in grado di
attivarsi per esperire gare?". È solo un 'poltronificio per politici
locali?"
"Le nostre professionalità comunali che sino ad oggi hanno
effettuato gare ed appalti non sono in grado di farlo anche in
futuro? Così operando si perdono professionalità e si mortifica il
personale - prosegue Anselmi - Forse la nostra amministrazione comunale anziché
riflettere su detta scelta, ha semplicemente obbedito ad una
risoluzione politica della sinistra pisana?”
Per quanto riguarda la fusione con Ges, per Anselmi si tratta di un “incorporamento tout- court” e di “una scelta che personalmente mi lascia perplesso in quanto la trattativa messa in atto dal sindaco non ricalca i canoni previsti e cioè i passaggi in commissione lavori pubblici e commissione bilancio, ma ha delegato il ruolo ad un gruppo di lavoro ad hoc". "Quasi si trattasse - aggiunge - dell’organizzazione di una sagra paesana, i miei dubbi riguardano soprattutto quelli che saranno i futuri costi di gestione e le bollette che dovranno pagare i nostri paesani”.
E conclude: “Purtroppo devo ancora da rilevare che mentre si sta praticamente chiudendo da parte del comune l'impresa-teleriscaldamento, a fronte dei benefici che di detto impianto godono coloro che vivono in paese, niente è stato concesso ai residenti in campagna”.
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