Paterni: "non avevo motivi per dire di no"

VOLTERRA — "Mi trovo costretto, mio malgrado, a replicare all’ennesimo attacco della lista civica sempre più personale e sempre meno politico come sarebbe più logico aspettarsi". Così Paolo Paterni in una nota risponde alle accuse mosse da Uniti per Volterra in merito ad un contratto di lavoro tra il consigliere di Volterra Futura ed il Consorzio Turistico.
"Non sono stato assunto al Consorzio Turistico - spiega Paterni - ma ho stipulato un contratto di collaborazione (co.co.co) triennale per l’iperbolica somma di 16.900 euro annui".
"La mia collaborazione - precisa - è stata richiesta perché un giovane precedentemente assunto ha dato le proprie dimissioni, forse anche per il clima di scarsa tranquillità in cui sono costretti a lavorare al Consorzio".
Paterni aggiunge che "nella riorganizzazione aziendale, indispensabile visti gli eventi degli ultimi anni, è stato assunto con contratto part time un giovane ed un altro è in previsione".

"Al momento in cui il Consorzio mi ha chiesto di tornare a collaborare con la società non avevo motivi per dire di no - spiega - prima di tutto perché ho dedicato 20 anni di vita al Consorzio e mi sembrava indispensabile dare il mio contributo in un momento di bisogno e poi perché credo di avere le competenze e soprattutto l’esperienza per la riorganizzazione aziendale e per proiettare il Consorzio verso il futuro".

Paterni parla di un "rientro richiesto ed approvato dall'ultima assemblea dei soci, quindi non da una riunione di pochi intimi, ma dell'intero corpo sociale". Interviene anche riguardo "all’avallo del Comune per l'assunzione: mi risulta che nella stessa assemblea ed in successivi colloqui con il sindaco, l’amministrazione abbia dichiarato 'non sono cose sulle quali dobbiamo esprimerci, sono scelta aziendali autonome'”.

L'ex direttore cita poi la Lista Civica che nel luglio scorso scriveva: “Paterni su Facebook ha dichiarato che una mano al consorzio l’ha sempre data e sempre la darà, allora noi ci domandiamo: perché tutto questo non avviene alla luce del sole?” In merito a queste dichiarazioni Paterni si domanda "cosa è cambiato ora: mi si suggerisce solo ora di fare il volontario, ruolo che ho svolto per molto tempo e per questo sono stato accusato e spiato".

"Io usufruisco della stessa aspettativa di cui usufruiscono molti assessori e il Sindaco stesso, come la legge consente, ed ho comunicato alla Cassa di Risparmio che intendo usufruirne fino a fine mandato - precisa - in questo modo credo proprio che qualche giovane potrebbe tranquillamente prendere il mio posto".

"Riguardo all’incompatibilità sarebbe semplice dire che la stessa incompatibilità potrebbe averla il Sindaco che fa della sanità una sua battaglia personale essendo dipendente di quel settore - conclude Paterni - credo che bisognerebbe cominciare a saper distinguere tra il piano personale e quello politico e riportare la lotta politica in questa città ad un clima più sereno e costruttivo".

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