Attualità giovedì 18 dicembre 2014 ore 07:10
Piano energetico regionale: in scena la geotermia
Stamani in Regione un incontro istituzionale in vista dell'approvazione del Paer con tutti i sindaci geotermici della Toscana
FIRENZE — Dopo l'audizione dei sindaci alla Camera di martedì, oggi, 18 dicembre, è un'altra giornata decisiva per la geotermia. A Firenze, infatti, si svolgerà questa mattina una riunione alla quale prenderanno parte i primi cittadini geotermici ed i rappresentanti delle Province e delle altre istituzioni legate alla geotermia, in vista dell'approvazione del Piano Ambientale ed Energetico Regionale che arriverà entro fine anno. Un piano che deve dettare le regole per lo sviluppo non solo della geotermia tradizionale, quale è quella ad alta entalpia, ma anche per gli sviluppi futuri sulla media e sulla bassa.
I sindaci geotermici erano già stati in Regione lo scorso 10 dicembre per l'audizione dell'assessore all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini in III e VI Commissione in merito al Paer. Un piano di cui si discute da tempo e per il quale sette sindaci geotermici, tra cui quelli pisani di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo, hanno presentato delle osservazioni che sembrano aver trovato accoglimento.
"Le osservazioni sul Paer - commenta il sindaco di Pomarance Loris Martignoni - la abbiamo già presentate e ci sembra che abbiano incontrato il parere favorevole della Regione ed anche del Partito Democratico".
"Siamo aperti alla bassa, media e alta entalpia, aperti allo sviluppo - spiega - ma ciò che non vogliamo è chiudere la possibilità si crescere all'Amiata, che oggi rappresenta l'unico territorio dove oggi si può sviluppare lo sfruttamento della risorsa geotermica".
"Enel - illustra il sindaco - mette sul piatto 1,5 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per sviluppare l'energia geotermica in Amiata e nell'area tradizionale". "Chiaramente portando avanti un percorso positivo di miglioramento delle emissioni e di tutela delle condizioni ambientali e paesaggistiche - chiude - ma noi a questi investimenti non vogliamo rinunciarci".
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