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Attualità martedì 21 novembre 2017 ore 12:00
"Non rendetevi partecipi di scelte scellerate"
Il costituendo comitato anti discarica ha inviato una lettera aperta i sindaci di Castelnuovo Valdicecina, Pomarance e Volterra
POMARANCE — "Vi chiediamo di non rendervi compartecipi di scelte scellerate, ma di perseguire l’interesse presente e futuro di tutti I vostri concittadini, dai quali avete ricevuto fiducia e mandato di rappresentanza". E' quel che chiedono la portavoce Rita Guidugli e i componenti del costituendo comitato anti discarica in una lettera aperta inviata ai sindaci di Castelnuovo Valdicecina, Pomarance e Volterra in merito al progetto relativo al sito di Bulera.
Ecco, di seguito, il testo integrale della lettera:
Si
discute ormai già da un anno sul nuovo progetto di “Ampliamento,
riprofilatura e integrazione nel Quadro paesaggistico” della
discarica di Bulera , che la società SCL di Larderello ha presentato
in Regione. Non ripeteremo la cronistoria della vicenda, già nota, in
quanto oggetto di discussione da oltre 15 anni, commentata spesso nei
giornali locali e nazionali.
Se
ne prevedeva la chiusura nel 2004, nel 2009 e nel 2014, ma forse
anche in altre date: gli articoli di quegli anni nel Tirreno, nella
Nazione, nella Spalletta ne hanno dato informazioni: basta andare a
ricercarli. Tutto questo induce a coinvolgerVi sulla questione che
riteniamo di estrema importanza per il futuro dell’intera Alta Val
di Cecina. In ogni campagna elettorale I partiti dichiaravano
solennemente il loro impegno a “chiudere la vergogna della
discarica di Bulera” era l’anno 2009. Oggi, nel più completo,
vergognoso e assordante silenzio, da parte di partiti (esistono
ancora ?), sindacati, associazioni culturali, si sta decidendo di
allungare la vita della discarica per ulteriori 10 anni fino al 2026,
con conferimento non più solamente di materiale locale (ormai
inesistente), ma di rifiuti provenienti da tutta Italia e non solo.
Ricordiamo che la tipologia dei precedenti rifiuti, pur essendo di
natura pericolosa, era conosciuta, controllabile e limitata a pochi
elementi chimici, mentre oggi si parla di
HP4(irritante),HP5(tossicità specifica per organi
bersaglio/tossicità per aspirazione),HP6(tossicità acuta) e
soprattutto di HP7(cancerogeni) e HP14(ecotossici). Avremmo preferito
sicuramente un percorso partecipativo di tutti I cittadini come
previsto dalla direttiva della UE recepita dal consiglio dei ministri
italiano, che in data 14 luglio 2017 è uscita sulla GU num 163
riguardante le linee guida sulla consultazione pubblica in Italia e
che sollecita le amministrazioni a consultare I cittadini su problemi
di interesse pubblico. I percorsi partecipativi dei cittadini erano
un iter usato da tutti coloro che pensavano di arrivare, prima o poi,
ai vertici istituzionali, per poi cominciare a invertire le rotte
politiche precedenti e cambiare in meglio (così pensavamo) le
prospettive del territorio e non solo.
Torniamo
un po’ indietro.
Cosa
è successo? Nuovi permessi di ampliamento e di immissione di
rifiuti speciali e pericolosi vengono richiesti dalla SCL. In ogni
campagna elettorale I partiti in corsa hanno disatteso, come oggi,
gli impegni presi con I cittadini e rinnovato I permessi ratificati
poi da Comune, Comunità Montana, Provincia etc, tutte istituzioni
connesse in qualche modo con le vecchie logiche legate ai partiti.
Poi qualcosa sembrava sul contesto cambiare : e I cittadini hanno
salutato le vostre Liste Civiche, alla guida del territorio. Ciò
avrebbe garantito una discontinuità con le logiche e gli interessi
di partito fissati dai rispettivi vertici provinciali, regionali e
nazionali, che capillarmente arrivavano fino ai piccoli paesi
dell’entroterra che già cominciavano a spopolarsi, perché le
magnifiche e progressive sorti dell’avvenire industrialista stava
cominciando, anche nella nostra zona, a tramontare.
Non
tutti se ne sono accorti e forse ancora non se ne stanno accorgendo
cercando di rinverdire vecchi sogni di benessere e occupazione, ma in
tutto il territorio dell’Alta val di Cecina in sostituzione
lentamente è nata una nuova economia basata su agriturismi,
ristoranti, alberghi, prodotti enogastronomici di alta qualità
(spesso pubblicizzati anche su canali nazionali) che stanno facendo
di questo territorio una zona di nicchia, frequentata non solo nei
periodi estivi, da migliaia di turisti italiani e stranieri.
Nel
Maggio 2016,con la firma del protocollo di Intesa fra Regione,
Provincia, Comune, Organizzazioni sindacali e Azienda, la SCL
affermava che entro il 2020 (data prevista di chiusura definitiva
della discarica e quindi di ingresso di utili) la società avrebbe
incrementato il proprio fatturato (da 39 a 60 milioni di euro), ma
allora (la domanda nasce spontanea) la SCL è un’azienda che opera
in quale settore? quello chimico (e quindi il contratto nazionale
dipendenti, I sindacati di riferimento, gli indicatori
economico-finanziari etc, sono quelli dei chimici oppure di un altro
non ben identificato settore (chimico produttivo/smaltimento rifiuti
?)…..Infatti la SCL afferma che per realizzare gli
impianti/strutture di ricerca per I nuovi innovativi prodotti, deve
obbligatoriamente trovare mezzi finanziari utilizzando la discarica,
e questo per un
tempo di 10 anni; qualsiasi Nuovo impianto si realizza e si mette in marcia in 2
anni al massimo, quale è il motivo per gli ulteriori 8 anni ? e
inoltre quale è il piano industriale che dimostra, almeno sulla
carta, l’autosostenibilità dell’azienda una volta effettuati gli
investimenti e realizzati I nuovi impianti/strutture?
Alla
luce di queste obbiettive considerazioni e inquietanti interrogativi,
Vi chiediamo di non renderVi compartecipi di scelte scellerate, ma di
perseguire l’interesse presente e futuro di tutti I vostri
concittadini, dai quali avete ricevuto fiducia e mandato di
rappresentanza.
Rita Guidugli (in rappresentanza di un gruppo di cittadini di tutto il territorio dell’Alta Val di Cecina)
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