Cultura lunedì 30 gennaio 2017 ore 13:00
Quando i cappelli erano Made in Volterra

Nell’’800, quattro fabbriche della città producevano circa 4000 manufatti all’anno. Nel settore lavoravano una ventina di persone
VOLTERRA — Appariscenti e stravaganti o sobri e classici. Il mondo dei cappelli è estremamente eterogeneo per colori, modelli e tessuti. Protagonista indiscusso della moda ottocentesca trovò una vasta diffusione in Italia. Il Bel Paese divenne, infatti, sede di numerose e prestigiose aziende. Anche Volterra ebbe il suo centro di produzione. Nel XIX secolo, infatti, furono quattro le fabbriche del settore: Conti Vincenzo, Frati Pellegrino, Mariani Sebastiano e Bacci Antonio.
Le imprese, dove lavoravano una ventina di persone, producevano circa 4000 cappelli all’anno. Le manifatture, create secondo i metodi tradizionali, erano competitive sul piano estetico e della qualità.
Le ditte volterrane rimasero aperte fino agli anni ‘30 del ‘900, periodo in cui fabbricavano, però, prevalentemente i tipici copricapo indossati dalle contadine.
Il livello raggiunto in questo settore dimostra come la creatività e le abilità artigianali non fossero limitate soltanto alla lavorazione dell’alabastro, realtà centrale dell’economia, ma coinvolgessero altri comparti del tessuto produttivo.
Viola Luti
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