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Attualità giovedì 10 ottobre 2024 ore 17:00

​I murales fanno mostra di sé

La venduta di Bandido Hamada

Un tour per godere di svariati murales che incontrano la bellezza del borgo, che aspira a diventare tappa obbligata degli amanti della street art



RIPARBELLA — Continua il cantiere artistico a cielo aperto di Riparbella, dove si stanno completando i diversi murales che si andranno ad aggiungere ai due già esistenti; così facendo, la cittadina si candida a divenire meta degli appassionati di street art prodotti da firme prestigiose.

Questa domenica ci sarà il taglio del nastro per il primo tour che permetterà di osservare il prodotto degli artisti in varie zone del paese, oltre ad assaggiare il vino delle cantine del territorio.

La trasformazione in street art town di Riparbella è stata messa in atto grazie al festival “La Collina delle fiabe” voluto dal Comune della città e realizzato dal curatore Gian Guido Grassi. Il festival ha messo in contatto il passato del borgo con il presente delle facciate dipinte creando una sorta di galleria a cielo aperto.

In piazza Matteotti si incontrano due lavori, disposti uno di fronte all’altro. L’opera di Daniel Muñoz propone una grande mappa ideale del borgo che si estende sull’ampia facciata orizzontale sopra il bar. Verde e grigio per raccontare “Memoria e desiderio”; sul lato opposto dominano i colori sgargianti di Gio Pistone che ha ritratto sulla facciata i Tre Lari. La storia, anche in questo caso, scava nelle radici del borgo: l’edificio ospitava, infatti, in passato il- Palazzo di Giustizia e nella via adiacente c’erano le carceri.

Il percorso prosegue con piazza Borgo di Sotto, dove un edificio, affidato a Zed 1, diventa una tela dove lo stile fiabesco e surreale che caratterizza il lavoro dell’artista è perfettamente riconoscibile.

Il muro di Moneyless si trova in piazza Marconi. Un lavoro dai colori caldi ed esplosivi, che gioca su texture e riflessi creando una vibrazione che richiama alla musica. Alle spalle c’è l’astrattismo di Kandinsky, rielaborato con la libertà e l’energia tipica dello stile di Moneyless.

In piazza Baldasserini si trova il murale firmato dall’argentino Zosen Bandido e dall’artista di origini giapponesi Mina Hamada. Una composizione di forme e colori, che accoglie i visitatori all’ingresso del paese in una zona di forte passaggio

Infine, il lavoro sul muro di cinta della scuola di via Gramsci, nato grazie al percorso che ha coinvolto i bambini della Scuola Primaria. Sono stati gli studenti a ‘progettare’ la decorazione grazie alla collaborazione con Giacomo Martellacci.


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