Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:VOLTERRA-0°4°  QuiNews.net
Qui News volterra, Cronaca, Sport, Notizie Locali volterra
Mercoledì 31 Dicembre 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Medugno si difende in un video su Instagram: «Non sono mai andato a letto con Signorini, sono stato manipolato dal mio manager»
Medugno si difende in un video su Instagram: «Non sono mai andato a letto con Signorini, sono stato manipolato dal mio manager»

Cultura Martedì 22 Aprile 2014 ore 07:20

Salvata l'acropoli, simbolo dell'antica Velathri

Dopo il crollo dello sperone sono stati inseriti dei pali e praticate iniezioni di cemento per tenere tutto il terreno tra la parte crollata e l’area archeologica



VOLTERRA — A distanza di un mese e mezzo circa dal crollo dello sperone di roccia in piazza Martiri della Libertà, avvenuto lo scorso 3 marzo, si sono conclusi i lavori per la messa in sicurezza anche dell’acropoli etrusca di Piano di Castello. Come già era accaduto dopo la ferita delle Mura medievali nel tratto tra piazza dei Fornelli e la porta all’Arco, i lavori sono stati tempestivi ed estremamente accurati. Infatti, sono stati inseriti dei pali e praticate iniezioni di cemento per tenere tutto il terreno tra la parte crollata e l’area archeologica.
L'acropoli rappresenta un vero patrimonio per Volterra, unico al mondo; la parte alta della città è stata, infatti, il luogo di incontro dei tre momenti più importanti della memoria storica di Volterra: etrusco, romano e medievale. Lo è stata fino al 1472, quando la zona cambiò a causa del sacco e della caduta di Volterra sotto la signoria di Firenze: i Medici ordinarono la distruzione del palazzo del Vescovo, delle torri e delle abitazioni per costruire la Fortezza attorno alla quale doveva esserci, per motivi di sicurezza, una zona di vuoto, di rispetto.
Nel 1926, furono iniziati i primi scavi nell’area del Piano di Castello e fu riportata alla luce la piscina romana, una cisterna rettangolare a tre navi sorrette da sei pilastri, II secolo d.C., usata come riserva di acqua potabile. Il resto, inspiegabilmente, fu fatto ricoprire. Solo nel 1967, grazie alla lungimiranza della Cassa di Risparmio di Volterra, l’acropoli assunse le attuali caratteristiche: le basi di due edifici etruschi del IV secolo a.C., uno sicuramente un tempio, la strada etrusca, i resti di un piccolo complesso edilizio del V secolo a.C., muri e calcestruzzi romani, due strade medievali di probabili abitazioni urbane con pozzi e frammenti di un frontone templare e testimonianze del periodo ellenistico. L’acropoli è considerata da tutti luogo non solo di memorie, ma vero e proprio simbolo dell’antica Velathri e della moderna città di Volterra.

Viola Luti
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Il Consiglio comunale ha approvato il piano contro le criticità. Dai 53 fondi sfitti allo spopolamento, alla morte dei negozi di vicinato.
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Edit Permay

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Attualità

Attualità