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Attualità lunedì 23 novembre 2020 ore 14:05

Protesta per la Guardia medica solo per telefono

Le associazioni Difendiamo l’ospedale, Sos Volterra, Mamme Alta Valdicecina e Volterra Infanzia criticano quanto disposto dalla Regione



VOLTERRA — Con l'ordinanza 107, firmata il 22 novembre dal governatore Eugenio Giani a fronte dell'emergenza coronavirus, la Regione Toscana ha disposto l'impiego dei medici di Assistenza Primaria e Continuità Assistenziale nell'esecuzione dei test antigenici rapidi. Allo stesso tempo, "anche in considerazione dell’esigenza di tutelare i medici di Continuità Assistenziale in corso di pandemia - si dispone -, gli stessi continueranno a garantire l’attività di tipo istituzionale, per il periodo dell’emergenza, fino alle ore 24. La continuità assistenziale sarà garantita dopo le ore 24 da centrali telefoniche, programmate sul modello Hub-Spoke, che saranno attive fino alle ore 8 del mattino". 

"I medici di Continuità Assistenziale in servizio presso le centrali rispondono alle richieste di consulto telefonico dei cittadini sul territorio aziendale - viene specificato nell'ordinanza -. Le ore di servizio che si renderanno così disponibili saranno utilizzate in orario diurno per contribuire alla sorveglianza sanitaria, nonché alla attività ambulatoriale sui pazienti con sintomi simil-influenzali o ospitati in albergo sanitari".

Tale ordinanza viene duramente criticata dalle associazioni Difendiamo l’ospedale, Sos Volterra, Mamme Alta Valdicecina e Volterra Infanzia. Che domandano: Potenziamento dei servizi territoriali? Dove?" 

Per le quattro associazioni l'ordinanza di Giani non fa altro che mettere in evidenza "le carenze della sanità Toscana. La coperta purtroppo è diventata esageratamente corta".

"Questa legge - osservano - complica moltissimo la vita dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli che vivono nelle zone periferiche, lontani dagli ospedali. Inevitabilmente, in questo modo, si mette in grande difficoltà assistenziale tutti i pronto soccorso e i 118 che vedranno aumentare notevolmente le richieste di aiuto". 

"Le associazioni "Difendiamo l'ospedale", "SoS Volterra", "Mamme AVC" e "Volterra Infanzia " si uniscono a tutti coloro (associazioni e privati cittadini) che, indignati, contestano fermamente questa ordinanza" conclude la nota congiunta.


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