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Elezioni mercoledì 01 ottobre 2025 ore 17:35
Sanità e istruzione, le priorità di Benini

La candidata al Consiglio regionale, nella lista Eugenio Giani Presidente riassume le sue intenzioni per valorizzare e rappresentare il territorio
VOLTERRA — Dalla tutela della sanità all'istruzione pubblica. Sono queste le tematiche che stanno a cuore a Roberta Benini, candidata al Consiglio regionale nella lista Eugenio Giani Presidente. Avvocata, con esperienza da consigliera comunale a Volterra e presidente del Comitato Storico della Regione, riassume le sue prospettive per il futuro.
"Nel corso di questi anni - ha sottolineato Bernini - prima in Consiglio comunale e poi al di fuori, ho portato avanti e sostenuto le sacrosante battaglie contro i tagli ai servizi sanitari, a favore del loro ripristino e insistito nelle richieste di quanto può essere implementato. Superare la carenza dell’organico di personale medico, infermieristico e tecnico appositamente dedicato all’ospedale di Volterra, come è stato fatto per l’isola d’Elba, e in rete con il presidio di Pontedera, insieme ad una concreta ed efficace soluzione per dimezzare i tempi di attesa per le visite prenotabili attraverso il Cup, devono essere le priorità".
Non può essere accettata passivamente e senza combattere, secondo Benini, l'idea che il Santa Maria Maddalena non sia considerato, che le sue funzioni e servizi come presidio autonomo non siano mantenute, valorizzate e anzi implementate, "soprattutto - ha specificato - se consideriamo che l’ospedale volterrano serve una vasta area ben lontana da Cisanello e difficilmente raggiungibile per la condizione delle strade di Val di Cecina e Val d’Era".
Così l'obiettivo è quello di creare un Sistema Sanitario unitario per la Val di Cecina, nel quale l’interazione tra presidio ospedaliero, Auxilium Vitae, Inail, Rems e Santa Chiara possa essere utile e funzionale ad assicurare una piena attuazione "di quella sanità pubblica che vogliamo difendere con forza. Le richieste - ha detto - che provengono dal territorio, dai cittadini, dalle associazioni, non solo devono essere ascoltate, ma devono essere portate ogni giorno in consiglio regionale da chi le conosce e le sostiene. Da sempre ci diciamo che non siamo rappresentati, ma adesso c’è la possibilità di interagire direttamente con chi può influire. Ci siamo affidati a intermediari che non hanno dato risposte, che non hanno avuto riscontro, adesso le istanze di questo territorio potrebbero essere portate direttamente in Regione, creando quel filo diretto civico e autonomo che è sempre mancato".
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