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Lavoro martedì 21 giugno 2022 ore 18:52

Scontro con i sindacati, la posizione della Crv

Per la Cassa di Risparmio di Volterra "il perdurare di questo stato di conflitto non è vantaggioso per nessuno, soprattutto per i dipendenti"



VOLTERRA — La Cassa di Risparmio di Volterra ha diffuso una nota con la quale intende chiarire il quadro complesso dei fatti in merito alle vicende aziendali e al confronto con organizzazioni sindacali e dipendenti, ribadendo la propria posizione.

"CRV vuole innanzitutto sottolineare che le scelte aziendali fino ad ora adottate fanno parte di un progetto di rilancio della Banca - si legge nel documento - ampiamente comunicato e condiviso con le OO.SS, e che in alcun modo tali scelte, anche quelle necessarie e più difficili, hanno mai rappresentato un attacco o una presa di posizione nei confronti dei Sindacati. CRV ha sempre agito in modo responsabile, lecito, coerente e secondo i termini di legge, al fine di rendere più efficace ed efficiente la Banca nell’ottica di farla tornare profittevole e mantenere la sua autonomia, dimostrando la piena disponibilità a trattare nelle opportune sedi per trovareun accordo condiviso tra le parti".

"Fin da subito - prosegue la nota -, l’Istituto ha messo l’accento sulla necessità di costruire un dialogo costruttivo e serio volto a dare a tutti i dipendenti un nuovo Contratto Integrativo Aziendale (CIA) capace di proiettare la Banca nel proprio rilancio, nella consapevolezza della necessità di modificare radicalmente il modello operativo, di ridurre velocemente i costi e di riqualificare il personale per prepararlo alle nuove sfide che il mercato impone".

"Sin dal dicembre 2021, preso atto della scadenza del CIA già dal 2019, il CdA della Banca ha comunicato nei modi e nei termini di legge che dal gennaio 2022 il contratto doveva considerarsi non più produttivo di effetti tra le parti. L’obiettivo di CRV, comunicato molte volte alle sigle sindacali, non era di colpire i sindacati ma quello di superare il passato e trovare in tempi brevi un accordo i cui costi fossero sostenibili per la Banca e in linea con quanto già applicato in molti altri istituti di credito simili a CRV".

"Con lo stesso obiettivo - ricordano dalla Cassa di risparmio volterrana -, a dicembre 2021 è stato esercitato in modo lecito e legittimo il recesso – con congruo preavviso – dell’accordo sulla Previdenza Complementare (anch’esso non più sostenibile né “di mercato”). L’efficacia del recesso era fissata al 31 marzo 2022, e questo termine di 90 giorni dava la possibilità di avere tutto il tempo necessario per arrivare ad un accordo condiviso. Ad aprile, decorso invano il termine del preavviso, l’accordo sulla Previdenza Complementare si è risolto ma la Banca ha deciso di continuare comunque a contribuire al fondo aperto presso Previbank per non pregiudicare i lavoratori, con una percentuale unilateralmente determinata, in attesa dell’accordo con i Sindacati".

"Per quanto riguarda le trattative sul CIA, al fine di tutelare in ogni caso gli interessi dei suoi dipendenti, la Banca ha unilateralmente e responsabilmente protratto gli effetti economici di alcuni istituti del vecchio CIA dapprima fino alla fine di marzo, poi aprile e infine fino al 31 maggio 2022, dimostrando la sua piena apertura, accogliendo nel corso degli incontri buona parte delle richieste delle OO.SS.".

"Nell’ultimo incontro con i Sindacati tenutosi a Volterra il 31 maggio - ricordano ancora dall'istituto di credito -, le OO.SS. hanno posto come pregiudiziale alla conclusione del CIA che la Banca non chiedesse di includervi il nuovo accordo sulla Previdenza Complementare. Per parte sua, CRV evidenziava l’aspetto obsoleto e non più sostenibile di alcuni accordi “satellite” al CIA, chiarendo subito l’intenzione non di cancellarli nella sostanza ma di aggiornarli al nuovo contesto legale e di mercato insieme alle OO.SS. Dopo questo incontro, essendo inutilmente decorso l’ennesimo termine del 31 maggio, la Banca ha inviato le disdette (con preavviso di 3 mesi per trattare nel frattempo) dei quattro accordi, perché legalmente era l’unica cosa da fare, per poterli riscrivere e in risposta le Sigle sindacali hanno invitato la Banca al tavolo di conciliazione ABI, tenutosi lo scorso 20/6/22 che, nonostante la disponibilità della Banca a continuare il dialogo e allungare di molto il termine di preavviso delle ultime disdette per favorire il raggiungimento di un accordo condiviso, ha dato purtroppo esito negativo".

"CRV intende ricordare il contesto di mercato in cui gli Istituti di Credito operano - conclude la nota -, condizionato dalla pandemia e della conseguente crisi economica - aggravata dal perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina – mercato profondamente trasformato anche dall’automazione, dai sistemi digitali e dalle abitudini della clientela. Nel 2021 in Italia sono state oltre 1.800 le filiali chiuse, con ulteriori 2.500 chiusure previste nei prossimi 3 anni e conseguenti 16.000 esuberi. Tutti i player hanno dovuto ripensare il proprio modello di business, consapevoli della necessità di aggiornarsi per non estinguersi e restare competitivi. Anche CRV deve adeguarsi e fare scelte coraggiose, ripensare il business model e ridurre velocemente i costi al fine di sopravvivere ed evitare dolorose incorporazioni, considerato anche il ritardo in cui la Banca si trova rispetto agli altri player del settore.

CRV comprende lo stato di incertezza che momenti di profonda trasformazione possono generare. Ed è proprio con l’obiettivo di minimizzare l’incertezza che invita le organizzazioni sindacali ad intavolare un dialogo costruttivo nelle sedi adeguate, chiedendo loro di comprendere le intenzioni della Banca, che non fa altro che guardare al futuro e adeguarsi al contesto di mercato a beneficio dei dipendenti e dei clienti, per garantire a tutti un Istituto solido. Consapevoli del fatto che i dipendenti non traggano alcun vantaggio al perdurare di questa contrapposizione, che certo non agevola il dialogo e la risoluzione dei problemi ancora aperti, CRV ribadisce la piena disponibilità a proseguire la trattativa, certa che gli interlocutori sapranno comprendere che i compromessi già trovati non possono essere considerati nuovi spunti per chiedere e trattare ancora. CRV conferma l’interesse per tutti a concludere il prima possibile le questioni ancora aperte e auspica di poter trovare un accordo con le OO.SS e disegnare insieme a loro e ai dipendenti il futuro della Banca".


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