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Attualità martedì 18 ottobre 2016 ore 12:30

Un archivio prezioso e poco conosciuto

Carlo Cassola

Nella biblioteca comunale si trovano carte inedite di Carlo Cassola che comprende testi inediti, lettere e quaderni di appunti



VOLTERRA — Volterra è una città che ama la cultura, ne sono una prova le molte attività presenti sul territorio: il Festival del Teatro Romano, la Compagnia della Fortezza, il Teatro di Nascosto, il premio letterario Ultima Frontiera, l’organizzazione di reading di poesia, la frequentazione assidua da parte di studiosi e di cittadini della Biblioteca Comunale. Ed è proprio tra i testi preziosi e raffinati di palazzo Vigilanti, che si trova l’Archivio Cassola, un fondo legato all’attività dello scrittore che comprende testi inediti e quaderni di appunti.

Nello specifico, l’archivio raccoglie: una breve storia del liberalismo volterrano; le lettere tra Cassola e Piero Santi; riflessioni sulla funzione del paesaggio nella narrativa; una storia del romanzo moderno; spunti critici su Pascoli e Leopardi; prove di paesaggio e alcune versioni dei primi capitoli di un progetto di romanzo, Il vecchio e il nuovo, rimasto incompiuto, con i relativi tentativi di scrittura ai quali Carlo Cassola lavorò nel periodo tra l’immediato secondo dopo guerra e la fine degli anni Sessanta.

La presenza di questo materiale dimostra come il legame tra Cassola e la città etrusca fosse intenso e profondo e, allo stesso tempo, come il rapporto tra i volterrani e lo scrittore fosse ugualmente ben radicato. Infatti, fu proprio per la volontà di alcuni cittadini e amministratori locali che una parte dell’archivio si trova adesso nella Biblioteca Comunale.

Le origini dell’acquisizione del fondo risalgono al 1992 quando, durante una conferenza tenuta a Montecarlo di Lucca, in occasione del quinto anniversario della morte di Cassola, Renato Bacci, al tempo vicesindaco di Volterra, chiese a Daniele Luti, relatore con Giovanni Falaschi dell’iniziativa, se fosse stato possibile convincere Pola Cassola, moglie dello scrittore, a concedere alla città alcuni degli inediti dell’autore. Angelo Marrucci, al tempo direttore della Biblioteca Comunale, fu entusiasticamente disponibile a ospitare il “laboratorio scritturale” di Cassola; e fu grazie alla collaborazione di queste persone che possibili realizzare il progetto.

Viola Luti
© Riproduzione riservata


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