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Cultura mercoledì 25 maggio 2016 ore 17:00
Una storica famiglia per salvare il Festival
All'appello per scongiurare la chiusura della rassegna del Teatro Romano hanno aderito i discendenti dei Lelio, un supermercato e molta gente
VOLTERRA — Il primo sostegno, simbolicamente molto importante, è quello che proviene da una delle famiglie più prestigiose e longeve della storia del teatro italiano i Lelio, diretti discendenti di Giovan Battista Andreini attore e scrittore nato nel 1576 tra i più amati dell’epoca e che ha fatto, insieme a Tristano Martinelli, cioè Arlecchino la storia del teatro dell’arte italiana.
Francesco Andreini, il padre, fu il famoso Capitan Spavento, lui la maschera Lelio (l’innamorato), ripresa poi anche da Carlo Goldoni.
Giovan Battista Andreini detto Lelio, così memorabile tanto che la famiglia, col tempo, ne assunse il nome, fu anche poeta, scrittore, drammaturgo, famoso alle corti italiane ed europee.
Attraverso il tramandarsi di generazioni la famiglia ha continuato ininterrottamente per generazioni a calcare i palcoscenici dal 1500 ad oggi: "Quello che viene fatto a Volterra - hanno detto i discendenti di Lelio - nel teatro romano, rappresenta per noi la personificazione del vero teatro, quello che non esiste più o se esiste non viene valorizzato come dovrebbe. Sappiamo riconoscere per esperienza le persone oneste e vocate, i risultati che Migliorini ha ottenuto con il suo impegno, paragonati a quello che ha ricevuto sono straordinari, merito di un grande talento. Come questa esperienza d’arte e di vita viene accolta da anni è imperdonabile. Questo nostro gesto non può essere risolutivo ma vuole essere simbolicamente rilevante, come famiglia di teatranti da 500 anni, vorremmo che questo sia utile a sensibilizzare chi di dovere e a significare il nostro appoggio morale e intellettuale al Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra come una delle manifestazioni più belle e importanti e stimolanti e soprattutto più vere”.
Tra i sostenitori anche il supermercato Conad di Volterra: "Per il grande significato culturale che questa manifestazione ha - ha detto il direttore Alberto Cherici - e per la location in cui si svolge, noi pensiamo che sia giusto sostenere questa iniziativa che rappresenta una dei più importanti momenti di arricchimento per la nostra città".
Gli organizzatori hanno parlato anche dell'aiuto concreto che arriva anche delle persone comuni: "Molto simbolico è anche il sostegno che viene dalle persone incontrate per strada, chi più, chi meno fanno la loro offerta, secondo le proprie possibilità, è questa la spinta che ci viene per non mollare, vedere l’entusiasmo di chi ti sta supportando, ricevere atti di stima, di condivisione..ma anche dalle semplici email, di persone autorevoli del teatro italiano o di persone comuni, abbiamo questa responsabilità, che purtroppo non è solo nostra. Grazie a queste offerte, riusciremo a garantire qualche piccolo evento che ci consentirà di non mollare la cronologia della manifestazione, siamo fiduciosi e speranzosi che qualcosa si muova anche all’ultimo per mettere in salvo questa esperienza. Chi crede nel nostro progetto continui a contattarci, siamo disponibili a trovare qualsiasi tipo di collaborazione e rispondere alle esigenze di tutti colori che vorranno sostenerci: info@teatroromanovolterra.it.”
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