Da sabato a venerdì
di Nicolò Stella - sabato 21 agosto 2021 ore 10:58
Sabato:
Francesco, 23 anni, studente di Ingegneria, ha lasciato l’appartamento che occupava con altri due universitari portando via soltanto uno zaino e le chiavi di casa. Era un fine settimana assolato e la gente si stava preparando per andare in vacanza. Nella sua stanza sono stati trovati il telefono cellulare, il portafoglio con documenti e bancomat, gli occhiali da vista e il computer. Ai genitori, dopo due giorni di silenzio, viene un dubbio. Temono una delusione scolastica. Il padre raggiunge la città del centro Italia. In Questura lancia un appello. "Aiutatemi a trovare mio figlio".
Agli amici lo studente aveva detto che attendeva il voto dell’ultimo esame prima di discutere la tesi. I cani molecolari durante le ricerche hanno rilevato tracce alla stazione ferroviaria. Non si sa il perché ma i Bloodhound conducono sempre alla stazione ferroviaria e preferiscono il binario numero due.
Domenica:
Nell'immediata periferia della città è stato rinvenuto un corpo carbonizzato. La scoperta avviene alle sette di sera e la morte, secondo le prime risultanze medico legali risalirebbe a circa otto ore prima. Gli inquirenti si convincono che il cadavere potesse appartenere a un uomo di origine africana. Si indaga subito per un omicidio nato nel sottobosco criminale del traffico di stupefacenti. Sul posto si è portato anche il Sindaco del paese, un carabiniere in aspettativa prestato alla politica, che rilascia una preoccupata nota stampa:
"E' un episodio grave quello che è accaduto nel nostro territorio, aspettiamo lo sviluppo delle indagini dagli investigatori”.
Lunedì:
Un investigatore in quiescenza, perciò non più investigatore, da sempre spigoloso e dal pessimo carattere, con tanto tempo libero per analizzare i fatti, formula un'ipotesi: Il corpo carbonizzato appartiene allo studente scomparso. Spera che a tale conclusione ci arrivino al più presto gli inquirenti ufficiali.
Martedì:
L'investigatore in pensione si sveglia alle prime ore dell’alba, accede ai giornali on line, anche a quelli nazionali, ormai della vicenda non si occupano più solo i giornali locali. Durante la mattinata combatte con sé stesso, telefonare o non telefonare, rivela ad alcuni amici il suo dubbio alla fine prende il telefono compone l'ultimo numero rimasto in rubrica. “Sono io”. "Buongiorno cavaliere, come sta la sua signora e questo caldo che non dà tregua, le meritate ferie e subito dopo: “ti ho telefonato per dirti…, non volevo disturbarti… ma non ce l'ho fatta…”
"Secondo me il corpo carbonizzato è del ragazzo la cui scomparsa è stata denunciata in Questura".
Sorpreso della sortita e della congettura fatta, a una distanza di mille chilometri e più, il malcapitato e paziente interlocutore, risponde: "La cosa mi sembra improbabile… stiamo verificando… riteniamo si possa trattare di un tunisino di cui non si hanno notizie da trenta giorni… la statura non è la stessa…".
La conversazione terminava con un ringraziamento per la segnalazione fatta, e con la promessa che l’avrebbe rappresentata in sede di una riunione operativa che si sarebbe tenuta di lì a poco.
Mercoledì:
Le notizie giornalistiche si susseguono, il morto carbonizzato potrebbe essere di un uomo di 33 anni sparito da un mese e mezzo, e spiegava che l’attenzione degli investigatori per quasi una settimana si è concentrata principalmente sull’oscuro mondo degli stupefacenti.
Giovedì:
La notte trascorre serena e l’attesa è una piacevole ansia che si libera con la lettura della prima pagina del quotidiano cittadino che esce con uno scoop: “Clamoroso errore nelle indagini. Morto bruciato, svolta choc nelle indagini. Gli investigatori puntavano sugli immigrati, ma i resti sono dello studente scomparso.
Il quiescente per tutta la giornata rimane nell’attesa di una telefonata che non arriverà.
Venerdì:
Venerdì “La pronta e sinergica risposta investigativa offerta da Polizia e Carabinieri ha fatto sì che ora siamo sicuri che il cadavere carbonizzato trovato nel fossato è dello studente universitario". Così concludeva il Procuratore nel corso della conferenza stampa di fine settimana.
Nicolò Stella