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Attualità lunedì 26 ottobre 2015 ore 18:50

Cosa sarebbe la Toscana senza la costa?

Antonio Mazzeo parla da Expo: molti aspetti da mettere in rilievo, il marmo di Carrara, l'acciaio di Piombino, l'alabastro di Volterra, la nautica



MILANO — "Non solo aree depresse nella Toscana costiera, ma anche tante eccellenze da valorizzare. Cosa sarebbe la Toscana senza la costa? La costa rappresenta il valore aggiunto della Toscana". Il presidente della commissione regionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera Antonio Mazzeo interviene così al seminario su “Opportunità e prospettive per la Toscana costiera”, organizzato da Anci Toscana, a Expo Milano 2015.

Tre delle sette aree di crisi complessa identificate in Italia sono infatti in Toscana, Massa Carrara, Livorno e Piombino, e tutte insistono sulla costa. “Sono 18mila i posti di lavoro da creare – ha detto il presidente Mazzeo – per portare la costa ai livelli occupazionali della media regionale”.

Mazzeo ha però voluto evidenziare come nella costa e anche nell'interno, ci siano anche molti aspetti da mettere in rilievo.Nel sistema produttivo penso per esempio al marmo di Carrara, l’acciaio di Piombino, la pelle e il cuoio del Valdarno pisano, la nautica di Viareggio, Pisa e Livorno, l’alabastro di Volterra. Se pensiamo poi, alle prelibatezze dell’agroalimentare, abbiamo il tartufo di San Miniato, il lardo di Colonnata, la bottarga di Orbetello. Infine, la cultura e il paesaggio con le meraviglie della Torre di Pisa, Forte dei Marmi e le spiagge della Versilia, le Terme di Saturnia, Casciana e Venturina, il duomo di Lucca, le Alpi Apuane, le isole dell’arcipelago”.

Parlando dei prodotti da difendere ha detto: “credo fondamentale allargare la tutela dei nostri marchi attraverso i riconoscimenti Dop e Docg ed estenderla anche ai prodotti non agroalimentari poiché la valorizzazione delle nostre produzioni è uno dei fattori competitivi alla base del rilancio dell’area costiera”.

Mazzeo ha poi rivolto a tutti i sindaci l’invito a superare i limiti ideologici dettati dalla logica della difesa del proprio campanile nell’ottica di un gioco di squadra con l’obiettivo di redigere un piano strategico della costa toscana entro metà del 2016.
L’impegno, secondo Mazzeo deve essere su tre fronti: il turismo nella logica integrata, il sistema delle infrastrutture a partire dal completamento della Tirrenica e l’attrazione di investimenti finalizzata al mantenimento delle realtà produttive e alla creazione di posti di lavoro. “Noi come consiglieri regionali – ha aggiunto Mazzeo – il gioco di squadra lo vogliamo fare, vogliamo definire quali sono le priorità per la costa e realizzarle”.

Secondo il direttore di Irpet Stefano Casini Benvenuti intervenuto al seminario, “la costa ha bassa capacità di creare lavoro”. “Di fronte a perdite del pil in Toscana del 5-6 per cento e del 4 per cento nell’area centrale – ha detto Casini Benvenuti – sulla costa si è registrato il meno 9 per cento”. “Si tratta di aree dove si registrano carenze imprenditoriali e infrastrutturali. Per risollevare le aree costiere bisogna investire in infrastrutture e attirare investimenti”.

Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana, ha messo in evidenza l’importanza che l’area costiera toscana trovi “un proprio percorso da punto di vista turistico, dell’accoglienza, dell’imprenditoria”.

Il Ministero della Cultura domani sceglierà la capitale italiana della cultura 2016-17. “Tra le 10 realtà rimaste in lizza – ha concluso Mazzeo – c’è anche Pisa, la città che da 20 anni mi ha adottato, l’auspicio è che possa avere un riconoscimento come merita.” “E come commissione costa sosteniamo convintamene questa candidatura”.

Al seminario che è stato occasione di riflessione e di approfondimento sulle possibilità di sviluppo, di progresso, di miglioramento nel futuro della Toscana costiera, sono intervenuti anche la vicepresidente della commissione regionale Alessandra Nardini e i consiglieri Leonardo Marras, Andrea Pieroni, Francesco Gazzetti (Pd). 


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ANTONIO MAZZEO SU COSTA TOSCANA - video
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