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Attualità giovedì 25 giugno 2015 ore 07:05

Geotermie a confronto

Al Fuori Expo un dibattito sugli usi e sugli sviluppi potenziali della risorsa, alla presenza anche del 'colosso' Enel e della 'emergente' Graziella



MILANO — Nel'ambito della settimana di Fuori Expo a Milano dedicata a “Volterra e il cuore caldo di Toscana: dagli Etruschi alla Geotermia”, si è svolto venerdì 19 giugno l'incontro sul tema "I protagonisti della geotermia in Toscana: le eccellenze tecnologiche e le nuove frontiere industriali". Hanno partecipato, oltre al Cosvig che fornisce in una nota il resoconto dell'incontro, Enel Green Power, Graziella Green, GES Pomarance ed EnerGea.

Il direttore generale del Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, Sergio Chiacchella ha introdotto il dibattito a partire dai numeri: "ogni anno, grazie alla geotermia presente in Toscana, vengono risparmiate oltre 1.200.000 tonnellate di petrolio equivalente, 4.000.000 di tonnellate di CO2, circa 1.700 persone, direttamente o indirettamente, lavorano grazie alla geotermia, e oltre 6.000 famiglie godono dei benefici del Teleriscaldamento”.

Numeri confermati anche da Giampaolo Vecchieschi, ingegnere di Enel Green Power, che ha sottolinato l'importanza sempre crescente del rapporto storico, sociale e economico tra Enel e il territorio. “Enel Green Power è pioniere nella sostenibilità attraverso la re-iniezione dei fluidi per esempio, adesso utilizzata in tutto il mondo . ha detto - Gli impianti geotermoelettrici sono dotati di AMIS (Abbattitori Mercurio e Idrogeno Solforato) e lo stesso design delle centrali, ed in particolare delle torri di raffreddamento, è stato completamente ripensato per diminuirne l'impatto visivo e paesaggistico”. “Il ripensamento architettonico ed impiantistico delle centrali ha portato contestualmente - ha aggiunto - anche ad una riduzione del cosiddetto Drift, ovvero la ricaduta sul terreno circostante di goccioline dovute all'evaporazione”.

Jacopo Magrini, amministratore delegato di Graziella Green ha portato l’esperienza dei nuovi operatori del settore. “La nostra azienda è una holding - ha spiegato - Inizialmente realizzavamo gioielli, poi abbiamo reinvestito in energia verde, prima fotovoltaico, poi eolico, biomasse e dal 2010, a seguito delle possibilità offerte dal D.Lgsl.22, stiamo operando anche nel settore geotermico”. Magrini ha parlato poi del nuovo approccio: "piccole centrali, sparse e maggiormente integrate nel territorio: dei veri e propri distretti industriali che possano da questi impianti trarre l'energia necessaria per crescere e svilupparsi perchè crediamo che in questo tipo di concezione ci possa essere spazio per altri competitors oltre che le grandi multinazionali dell'energia”. “Ma se veramente vogliamo investire in questa energia rinnovabile - ha aggiunto - occorre ripensare alle forme di incentivazione, indirizzandole anche e sopratutto alle fasi di indagini preliminari e di ricerca, riducendo il rischio minerario che gli operatori sono costretti ad assumersi”.

Dalla produzione alla distribuzione del calore: la parola è stata affidata a Roberto Amidei, responsabile di GES Pomarance (associata AIRU-Associazione Italiana Riscaldamenti Urbani), società che gestisce il teleriscaldamento di varie zone. “Il teleriscaldamento di Larderello è il primo in Italia ad essere stato realizzato, non Brescia - ha detto Amidei, intervenendo su una piccola polemica circa il primato del teleriscaldamento italiano - complessivamente GES  è responsabile della gestione di 150 km di rete di teleriscaldamento (di cui 60 km solo per quanto riguarda solo Pomarance).

A Loredana Torsello, direttrice di Energea e dirigente di CoSviG, il compito di presentare il CEGLab: il nuovo laboratorio geotermico di Larderello "che, pur non essendo stato ancora inaugurato, è già funzionante”. Un laboratorio, realizzato anche grazie ai fondi regionali, che ha il compito di contribuire alla diffusione dell’innovazione e al trasferimento delle tecnologie per la valorizzazione del calore del sottosuolo, con particolare attenzione ai suoi usi diretti. “I servizi del Laboratorio sono molteplici - ha spiegato Torsello - e coprono l'intero spettro delle analisi fisiche e chimiche volte alla ricerca di soluzioni ottimali nelle pratiche di coltivazione e trattamento dei fluidi geotermici fino all'impiantistica”. Il laboratorio con i propri servizi si rivolge quindi a enti pubblici, imprese del settore geotermico, imprese del settore TLR, enti di ricerca in ambito geologico e ingegneristico, studi di progettazione. 


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