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I Camminatori Folli: una storia di amicizia e solidarietà in giro per il mondo

"Riusciamo a fare cose eccezionali nella più completa incoscienza solo perché al nostro fianco abbiamo amici sui quali contare"



VOLTERRA — Appuntamento domenica 23 marzo con 'Un sasso per Volterra', l'iniziativa di solidarietà ideata dal gruppo livornese dei 'Camminatori Folli', con il patrocinio del Comune di Volterra. Si andrà a piedi da Saline a Volterra e simbolicamente al termine ogni partecipante depositerà un sasso che ha portato con se in Piazza dei Priori.
Abbiamo intervistato questi simpatici viaggiatori che amano andare a piedi e che alla  data di martedi 11 marzo, con  il Comitato no profit 'Aiuta Volterra', hanno già raccolto la cifra di euro 9158,35 da devolvere ai crolli della città.

Bellissima iniziativa questa dei Camminatori Folli per Volterra. Ma chi sono questi 'folli amici'? Ci raccontate qualcosa di voi?
"Siamo un gruppo di amici che si conoscono da oltre venti anni. Un'amicizia forte, nata nel tempo. Ci piace definirci una sorta di Amici Miei On The Road in quanto amiamo viaggiare appena ci è possibile.
Fanno parte dei Camminatori Folli: Stefano Santomauro, comico del Laboratio Zelig di Livorno regista ed educatore, Gianluca Lomi, operaio e addetto all'economia del gruppo, Massimo Montuori, ispettore Capo della Polizia Postale. uno dei più anziani, fino ad ora, sempre tornato a casa vivo... Poi c'è Riccardo Centelli, ragioniere, il secondo più anziano, fisico e mente da giovanotto, Alessio Sampaolo, elettricista, una vera e propria passione per la fotografia, Emiliano Biagi, ragioniere e padre di due bellissime bambine. Infine Emiliano Contini, operatore sociale, padre anche lui di un bambino e pronto a tornare in corsa dopo le assenze degli ultimi viaggi".


Come è nata questa esperienza?
"La storia dei Camminatori Folli parte dal 2000 quando un pomeriggio al bar uno di noi per scherzo disse: 'Si va a piedi a Roma?'. E da lì ad un mese partimmo. Livorno-Roma lunga 280 chilometri e con tre regole fondamentali, vere ancora oggi: nessuna preparazione, zaino in spalla e strada sotto i piedi. Nessuna preparazione fisica, se non siamo ingrassati dal viaggio precedente non partiamo, non troppe informazione sui luoghi che raggiungiamo, ci piace meravigliarci sul posto, e rigorosamente tutto a piedi"

Quanti viaggi avete fatto?
"I nostri viaggi dal 2000 sono stati molti: dopo Livorno/Roma, Livorno/Assisi, Il Cammino di Santiago, Nepal Annapurna ed infine l'Amazzonica, in Venezuela sull'altopiano del Roraima.Ogni avventura è un'espressione di avventura, paura ed amicizia davvero singolare. Da ogni viaggio nasce un vero e proprio film documentario che viene proiettato nei cinema della città di Livorno sempre con grande successo di pubblico".

Una curiosità: ma vero che andate sempre a piedi? O a volte vi concedete qualche scappatoia?
"
Verissimo al 100%. Ma quando diciamo che non siamo preparati fisicamente è la verità! Ci si ferma, nei nostri viaggi, ogni cinque minuti! Però il senso di libertà, il camminare su terre sconosciute e il non sapere dove dormirai la sera stessa sono ingredienti speciali del vero viaggio on the road! Abbiamo solo concesso una deroga al camminare a piedi per il Cammino di Santiago: mezzo usato la bicicletta, ma è la prima ed ultima volta!".

Qual'è il vostro ultimo viaggio?

"Siamo stati in Venezuela, sull'altopiano del Roraima a 2800 metri. Un viaggio incredibile!"

E quello che per voi è più significativo?

"Il primo viaggio non si dimentica mai: il camminare per la prima volta in strada, dormire per terra dove capita, arrivare a Roma e sbagliare strada entrando in superstrada... Sono cose che non si dimenticano facilmente"

Che cosa vi ha spinto a questa iniziativa di solidarietà per Volterra?
"
Ci stiamo abituando a pensare che il mondo sia troppo grande e che le cose che accadono intorno a noi non ci riguardano. I Camminatori non la pensano così! E vi diremo di più: riusciamo a fare cose eccezionali nella più completa incoscienza solo perché al nostro fianco abbiamo amici sui quali contare! E allora con questa premessa possiamo arrivare a quota 4130 metri in Nepal lungo la catena dell'Himalaya, o a piedi a Roma ed Assisi e così via! Insieme si possono fare tante cose. Ecco è con questo spirito che diciamo alla città di Volterra di non abbattersi. Il gesto che proponiamo può sembrare inutile ma non è così! A volte sono proprio i piccoli gesti che fanno la differenza".

Come vi è venuta l'idea curiosa di far portare alle persone che partecipano alla camminata un sasso da depositare in piazza come gesto simbolico?
"Lungo il Cammino di Santiago, circa a metà dei 900 chilometri, c'è un posto che si chiama La Cruz de Hierro, la croce di ferro. Lì, i pellegrini, lasciano un sasso con un messaggio in segno di speranza. La nostra Croce di Ferro sarà Volterra".

Sappiamo che avete anche una associazione, come e perché è nata?

"Si, siamo un Associazione Culturale Onlus, senza scopi di lucro. E' nata perché abbiamo dovuto dare una sistemata all'organizzazione perché i Camminatori Folli stanno radunando fans da tutta Italia. Dopo la nostra apparizione alle Falde del Kilimangiaro su Rai3, le 1000 visite al nostro sito, gli oltre 1500 seguaci sulla pagina Facebook c'è chi comincia a chiedere: come si fa a diventare Camminatore Folle? E quindi ci stiamo organizzando. Ne vedrete delle belle".

Ironicamente, ci concediamo una battuta: le frane e i crolli in Toscana sono stati numerosi in questo inverno. Anche in Val di Cecina, da Pomarance a Castelnuovo ma anche a Riparbella, ci sono varie strade chiuse. Tra un po', se si continua così, è possibile che diventeremo tutti Camminatori Folli... Un consiglio?
"Zaino leggero! Due mutande, due calzini e due magliette! Il resto è superfluo! "

Per concludere, un'altra battuta: siete Livornesi e Volterra è pisana. Una iniziativa di solidarietà come questa fa superare anche i campanilismi storici... Vero?
"Ah Volterra è Pisana? Non si sapeva! Allora s'annulla tutto!"


© Riproduzione riservata


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Trailer di "Camminatori Folli Roraima" diretto da Stefano Santomauro

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