Spettacoli venerdì 25 luglio 2014 ore 09:40
Il festival del teatro invade la piazza

Artisti e cittadini di Volterra legheranno insieme oggetti, luoghi-simbolo della città e persone con un nastro rosso lungo più di 20 chilometri
VOLTERRA — Il teatro collettivo intorno alla ferita sarà il protagonista di oggi, 25 luglio, per il quinto
giorno del Festival VolterraTeatro edizione 2014. Una giornata dedicata alla riflessione sulla ferita che esplode nelle piazze della città: artisti e cittadini di Volterra legheranno insieme oggetti, luoghi-simbolo della città e persone con un nastro rosso lungo più di 20 chilometri.
Il lancio delle lanterne dalla Piazzetta dei Fornelli sancirà il lancio del progetto di crowdfunding, una raccolta fondi da destinare alla ricostruzione delle
mura di Volterra, il cui crollo, ovvero la
Ferita,
è stato innesco dell'intera riflessione sviluppata da Festival.
La Compagnia della Fortezza. Nel pomeriggio, in carcere, andrà in scena l'ultima
replica di Santo
Genet. Armando Punzo, i detenuti e tutta la compagnia della Fortezza saranno poi sabato 26 al Teatro Persio Flacco.
Rete Critica. Nella
mattinata il
carcere ospiterà, per la categoria significativamente intitolata
“Produrre Pensiero” una sessione
di lavoro di Rete
Critica,
la rete che da tre anni raccoglie diverse decine di siti e blog che
si occupano di teatro e che assegna annualmente il Premio
Rete Critica.
Il teatro collettivo. Il
Festival esploderà nelle strade alle 18 con La
Ferita/Logos-Rapsodia per Volterra,
un evento
di teatro collettivo che, come per il progetto Mercuzio
non vuole morire di
due anni fa, vedrà
un' intera città mettersi in scena.
Tutta
la città sarà unita in un'azione
corale: artisti e cittadini di Volterra, come rapsodi, letteralmente coloro che cuciono
insieme, verranno coinvolti nella creazione di una vera e propria opera d'arte
che si prefigge di ricucire i rapporti e le relazioni tra le persone
e i luoghi che abitano, attraverso
il gesto concreto del legare oggetti, luoghi-simbolo della Città e
persone con un nastro rosso lungo più di 20 chilometri.
L'evento è ispirato a Legarsi
alla montagna,
opera d’arte del 1981 che coinvolse l’intero paese di Ulassai in
Sardegna; Maria Lai, celebre artista cui il paese ha dato i natali, chiese a tutti i cittadini di partecipare attivamente
legando, con un lungo nastro celeste, la propria casa alle altre e poi tutte le case alla montagna
franata, con cui la comunità aveva da sempre un rapporto di paura
e di amore. A Volterra si chiederà ai tantissimi cittadini con i quali è già
stato avviato da tempo un laboratorio
teatrale,
e al pubblico che vorrà unirsi all’azione, di riannodare con un
gesto semplice e antico i fili della memoria e del dolore, i rapporti
con la terra e con i luoghi della città.
Al
pubblico viene richiesto di portare un sasso che possa essere tenuto
in una mano per partecipare a una azione di ricostruzione simbolica
delle mura di Volterra.
Durante l' evento Carlo Infante, esperto di performing media, condurrà un Walk Show (Urban Experience) coinvolgendo un gruppo di persone in una conversazione itinerante, un racconto-passeggiata caratterizzato dall'utilizzo di cuffie e smartphone.
Il lancio delle Lanterne. Sul luogo della ferita, alle 22 appuntamento con #CROWDESIRE.
Mille luci, un desiderio per Volterra.
Attraverso il suggestivo rito del Khom
Loy,
con il lancio di lanterne, si
inaugurerà una grande campagna
di crowdfunding.
I presenti che affideranno simbolicamente al cielo un desiderio per
Volterra, potranno partecipare con un contributo economico alla
ricostruzione di un pezzo di città franato, e registrare un
brevissimo video da diffondere sul web per estendere l'appello e la
rete di solidarietà dalla piazza all'etere, dalla comunità reale a
quella virtuale. La distribuzione
delle lanterne comincia alle 12.00 in Piazza dei Priori.
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