Gerry Scotti e il ricordo di Berlusconi: «Quella volta che mi ha paragonato a un ragioniere brianzolo»
Attualità mercoledì 02 novembre 2016 ore 06:30
Il ragno volterrano dalle tredici macchie rosse
Il pericoloso esemplare che si aggira nelle campagne ha spaventato intere generazioni di adulti e bambini. Ecco quanto c'è di vero
VOLTERRA — Denominata scientificamente Latrodectus tredecimguttatus, ma conosciuta come vedova nera mediterranea o falange volterrana, la malmignatta è un ragno diffuso nel centro e sud Italia. Come suggerisce uno dei nomi popolari, la sua presenza nelle campagne della città etrusca è certa e comprovata. Soprattutto nel passato, la sua esistenza ha segnato l’infanzia di molti bambini che, terrorizzati dai racconti dei propri genitori, temevano un incontro ravvicinato con il ragno dalle tredici macchie rosse.
Nella didattica familiare, infatti, la pericolosità dell’aracnide maculato veniva ingigantita e avvalorata da narrazioni al limite della fantascienza, con lo scopo di ammonire i figli sui suoi rischi. Sebbene gli esperti sostengano che il morso della falange volterrana difficilmente può provocare la morte (sono stati accertati solo quattro casi), bisogna, però, specificare che gli effetti del suo veleno vanno proporzionati alla corporatura e, quindi, su un bambino possono essere letali.
L’allarmismo genitoriale si basava, perciò, su un fondo di verità soprattutto, poi, se contestualizzato in un periodo in cui i giochi all’aperto ricoprivano un ruolo centrale nelle giornate dei più piccoli.
Ma, nonostante, gli stili di vita e le abitudini quotidiane siano profondamente cambiati, il pensiero del ragno, la cui puntura provoca sintomi terribili, seppur transitori, continua a spaventare.
Viola Luti
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI