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Spettacoli domenica 19 luglio 2015 ore 13:31

Il teatro torna in carcere: il festival al via

Foto di Stefano Vaja

Tanti appuntamenti con VolterraTeatro, dentro e fuori la Fortezza Medicea, fra spettacoli, mostre, incontri intorno a Shakespeare e Pasolini



VOLTERRA — Si alza il sipario sulla 29esima edizione di VolterraTeatro, festival internazionale di teatro, musica, danza, video, poesia, arte e cultura, diretto da Armando Punzo, in scena da domani 20 luglio e fino al 26 nei Comuni di Volterra, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina. 

Una edizione che la direzione artistica dedica ai dipendenti della fabbrica Smith Bits di Saline di Volterra "alla loro condizione sospesa, per condividere, rilanciare e dare risonanza mediatica alla causa della loro strenua lotta per il lavoro"-

Tra gli appuntamenti imperdibili della prima giornata di lunedì il debutto nel carcere della Fortezza Medicea del primo studio di Shakespeare Know Well della Compagnia della Fortezza, e Pilade/Camposanto, prima tappa del progetto speciale di Archivio Zeta dedicato a Pier Paolo Pasolini, in occasione del quarantesimo anniversario della sua morte, e prima tappa anche dello straordinario percorso d'arte nei luoghi "vicini all'infinito" proposto quest'anno dal festival.
Come dice il titolo stesso, La Città Sospesa, questa edizione di VolterraTeatro riflette sul concetto di Sospensione, proponendo uno straordinario percorso d'arte attraverso luoghi sospesi, “vicini all'infinito”: la Fortezza Medicea di Volterra, la Salina di Saline di Volterra, il Camposanto vecchio di Montecatini V.C., la Rocca Sillana di Pomarance, la Badia Camaldolese di Volterra, le Fumarole di Sasso Pisano/Castelnuovo V.C., il Parco Fiumi di Volterra. Luoghi inconsueti dove arriva l'arte del teatro. 

E tra i luoghi sospesi c'è la Fortezza Medicea che ospita il carcere di Volterra. Proseguendo nel solco, tracciato da qualche anno, di osmosi continua tra il carcere e il mondo esterno, secondo una formula unica al mondo che ha trasformato l'istituto di pena di Volterra dove da ventisette anni lavora la Compagnia della Fortezza, in una incredibile cittadella teatrale abitata straordinariamente dalla sperimentazione artistica.
Qui va in scena in prima nazionale da domani fino al 25 luglio, il primo attesissimo studio del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza, Shakespeare. Know Well. La compagnia esplora tutta l'opera di Shakespeare, a partire dall'eredità letteraria e filosofica che ha lasciato. Dall'idea, cioè, che il Bardo sia uno tra gli autori più rappresentativi del canone occidentale, l'operazione radicale di Armando Punzo, che come sempre firma regia e drammaturgia, consiste nello stravolgere l'affresco di quella umanità dipinta da Shakespeare: il teatro fornisce la "possibilità di interrompere questo meccanismo ordinario e soffocante, di sospendere il flusso, di riscattare l'essere umano dallo scacco dell'operosità, dell'obiettivo da raggiungere, del fine da realizzare". 

Il pomeriggio prosegue nel cortile della Fortezza, con un incontro-dibattito: in questa edizione la Fortezza si fa infatti crocevia europeo, ospitando The prison, from penal institute to cultural place, meeting internazionale di chiusura del Progetto Europeo PICP di cui Carte Blanche è capofila con i partner Fondazione Michelucci - Firenze, Théâtre de l'Opprimé – Parigi , aufBruch Kunst Gefängnis Stadt – Berlino, London Shakespeare Workout – Londra.
Una tappa di chiusura che si fa occasione per presentare il manifesto “Pratiche di Utopia concreta” con una discussione pubblica delle buone pratiche del teatro in carcere.

Subito dopo lo stesso spazio ospita uno degli eventi più prestigiosi dell'anno, intorno al quale hanno già manifestato grandissimo interesse tanti artisti, giornalisti e intellettuali italiani che arriveranno appositamente a Volterra per Buon Compleanno Giuliano! VolterraTeatro festeggia,infatti, gli ottant'anni di un grande maestro del novecento teatrale, Giuliano Scabia, che presenta un Simposio con la lettura/recita del suo ultimo testo, inedito, Commedia di Matti Assassini, in dialogo con il critico teatrale Massimo Marino. 

All'uscita dalla Fortezza Medicea il festival conduce gli spettatori in uno dei più bei luoghi vicini all'infinito della Valdicecina: alle 19,30, al Camposanto vecchio di Montecatini il progetto  di teatro collettivo di Archivio Zeta che coinvolge attivamente numerosissimi cittadini di Volterra e Bologna. Pilade/Pasolini che nel corso della settimana attraverserà luoghi sospesi di tutti i Comuni del festival: lo spettatore potrà mettere insieme le tessere del mosaico e scoprire nuovi punti di vista e nuove inquadrature, libero di seguire gli attori negli spazi/set e nel tempo/montaggio e di costruirsi una propria personale complessità (spettacolo gratuito, capienza limitata, è consigliata la prenotazione al 334.1052747/prenotazioni@volterrateatro.it).

E poi ancora mostre e installazioni, come è nella tradizione di VolterraTeatro, anche quest'anno il festival, Da domani in una delle stanze della Fortezza Medicea trasfigurata dallo spettacolo della Compagnia della Fortezza, l'artista Mario Francesconi, che condivide da anni il percorso filosofico e concettuale di Armando Punzo, e autore d'eccezione dell'immagine del nuovo spettacolo della Fortezza, allestisce una mostra intitolata Bagliori appositamente pensata per La Città Sospesa e Shakespeare. Know Well.
Clara Vannucci, fotografa freelance di numerose testate internazionali di grande prestigio, tra cui il New York Times, allestisce invece, alle logge di Palazzo Pretorio, una mostra fotografica dedicata ai Personaggi Sospesi della Compagnia della Fortezza.
Come ogni anno Stefano Vaja allestisce una mostra fotografica in cui raccoglie gli scatti più belli dell'ultima produzione della Compagnia della Fortezza in Via Turazza con una galleria di immagini significativamente intitolata Santissimo Genet. Nella Saletta del Giudice Conciliatore espone invece l'artista Stefano Tonelli, che presenta La Pietà rimossa, una installazione dedicata alla figura di Pier Paolo Pasolini in cui la dimensione pittorica e materica di Tonelli si fonde alla dimensione video di Mattia Mura.
Una mostra di street poster art, intitolata Danza – Il mondo sospeso, firmata da Giuseppangela Campus, invade la città per raccontare come dove danzi la morte si sospendano la storia e la vita. 

Ma non è tutto: come ogni anno la Libreria L’Araldo di Via Ricciarelli si trasforma per il festival in un luogo sospeso e sorprendente, significativamente intitolato “Via dalla Pazza Folla”, in cui incontrare, dal 20 al 26 luglio, gli artisti ospiti e rifugiarsi in ogni momento tra libri, oggetti vintage e scaffali di legno, sorseggiando un caffé o un bicchiere di vino.


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