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Cronaca giovedì 20 febbraio 2014 ore 09:35

Illegittima l'iniziativa del Comune di Volterra

Damone, presidente dell' Asl, in netto disaccordo con il Sindaco Buselli



VOLTERRA — “Apprendo dalla stampa che finalmente il Sindaco di Volterra ha messo a disposizione dei medici di famiglia una struttura in centro storico, che la ASL chiedeva da 5 anni”. Afferma, il direttore generale della ASL 5, Rocco Damone. “Tutta questa operazione, messa in atto dal Comune, è decisamente propagandistica e pure illegittima. Infatti, forse non è chiaro al Sindaco che i medici di famiglia rispondono ad una convenzione stipulata con l’Azienda Sanitaria e quindi sono soggetti a regole dettate dalla convenzione stessa”.

“Fin dalla nascita della Casa della Salute di Volterra – continua Damone - i medici, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, si sono resi disponibili a mantenere anche ambulatori in centro storico. Pertanto l'apertura di questi ambulatori non è né antagonista né alternativa alla Casa della Salute, ma un percorso già previsto, concordato fin dall'inizio tra i medici e la direzione dell'ASL, in un'ottica di facilitare i cittadini e favorire le loro esigenze. Pertanto, l’uso locali che il Sindaco mette a disposizione dei medici di medicina generale, come proiezione della Casa della Salute che è in ospedale, deve essere concordato con la ASL perché possa, in collaborazione con i medici di famiglia, stabilire gli orari degli ambulatori in modo tale che questi siano integrati con quelli della Casa della Salute.

Ribadisco che l'unico interlocutore dei medici di famiglia è l'azienda sanitaria , il cui rapporto da lavoro è regolato da un Accordo Collettivo Nazionale e che tutte le progettualità e le innovazioni passano attraverso accordi con l'Azienda Sanitaria.

Pertanto l'apertura degli ambulatori in centro, dove lavora il singolo medico da solo, non è assolutamente paragonabile a ciò che offre la la Casa della Salute dove i medici non sono da soli ma operano in integrazione con i professionisti del distretto e possono garantire interventi appropriati per qualità e tempistica di erogazione.

In particolare, la presenza nella Casa della Salute degli specialisti e degli infermieri che affiancano i medici, consente quello che nel singolo ambulatorio non sarebbe mai stato possibile realizzare: la presa in carico proattiva dei pazienti cronici, secondo il modello della sanità di iniziativa, progetto che fino ad oggi a Volterra non è stato possibile realizzare proprio perché mancavano, sia la struttura sia l' integrazione tra i professionisti.Invece oggi, grazie all'apertura della Casa della Salute, che ha consentito al suo interno il lavoro comune dei medici di medicina generale, degli infermieri e degli specialisti, diventa possibile realizzare questo progetto”. “Anche se in ritardo, vedo che Buselli ha compreso il progetto della ASL 5 – conclude il direttore generale – e ribadisco che la gestione dei medici di famiglia è della ASL 5 e che la delibera approvata in Comune è priva di fondamento. Fonte: Asl 5


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