Attualità martedì 03 gennaio 2017 ore 13:00
L’aria di Volterra è Doc

Un articolo del 1933 descrive l'inconfondibile atmosfera della città etrusca che, nonostante lo scorrere del tempo, resta immutata
VOLTERRA — Lo scorrere del tempo si insinua silenziosamente nelle vie delle città e, in modo graduale e continuo, ne modifica le sembianze. Ridisegna le architetture, accentua i colori, altera i suoni, ridefinisce gli spazi e i luoghi di aggregazione. Così, proprio come ogni essere vivente, anche i luoghi riportano i segni della sua presenza. Qualcosa, però, deve essergli sfuggito. E questa sua distrazione ha coinvolto, inconsapevolmente, l’aria di Volterra.
Non nei mutamenti meteorologici che, a livello globale, stanno cambiando il clima della Terra, ma in quelle atmosfere che, ineffabili e uniche, rappresentano la vera anima delle città.
In un articolo del 1933, pubblicato sul numero 33 de Il Corazziere, un cronista di allora ne descrive le sensazioni e i benefici:
“È un’aria deliziosamente epicurea, l’aria del “carpe diem” oraziano che invita a rimandare al domani le cose moleste ed a stendersi all’ombra di un leccio in dolci fantasticherie”.
E ancora: “È un’aria che ha quasi un sapore speciale, caratteristico, che si percepisce benissimo quando, anche dopo un solo giorno di assenza, torniamo a respirarla.”
“Si fa presto a dire: l’aria di Volterra è leggera -si legge ancora nel testo dell'articolo- altri paesi situati più in alto l’hanno ancor più leggera, ma non si prova in essi quel senso speciale di sollievo e di dolce calma che si prova respirando l’aria del nostro poggio”.
Allora come oggi, l’aria di Volterra resta inconfondibile e, come fosse un prodotto certificato da un marchio di qualità, autentica e irripetibile.
Non esiste una ricetta che permetta di conoscerne gli ingredienti e di dosarne le quantità. Sappiamo solo che è una fusione perfetta di elementi, l’unione tra una leggera brezza, a tratti pungente, con un calore materno; un senso di protezione che convive con lo spirito di avventura suggerito e invogliato dal nitore del cielo. Componenti che, anche se ignote, sono ricche di ossigeno per la mente e per il cuore.
Viola Luti
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