![corriere tv](http://cdn.quinews.net/slir/w150/images/corrieretv.png)
Il rapper Salmo libera in mare l'aragosta ordinata al ristorante: «Mi ha guardato negli occhi e non sono riuscito a mangiarla»
![Il rapper Salmo libera in mare l'aragosta ordinata al ristorante: «Mi ha guardato negli occhi e non sono riuscito a mangiarla»](https://dimages2.corriereobjects.it/files/image_572_320/files/fp/uploads/2024/07/26/66a38315c0681.r_d.1004-371-6387.png)
Attualità mercoledì 12 ottobre 2016 ore 17:00
Quando in città c’era la casa dello studente
![](http://cdn.quinews.net/slir/w320-h245/images/0/9/09-palazzo-casa-studente.jpg)
Attiva negli anni Sessanta, è stata un luogo di culto di un’intera generazione. Ecco com'era
VOLTERRA — Nei sotterranei di un antico palazzo volterrano, in via Guidi, gli studenti della città avevano dato vita a “La casa dello studente” (per gli “adepti” semplicemente il “club”), un luogo di ritrovo per ascoltare musica, conversare, ballare, giocare a flipper e leggere libri che magari “non rientravano nei programmi scolastici” (tra questi Tropico del cancro di Henry Miller, L’amante di Lady Chatterley di D. H. Lawrence e testi di scrittori americani oggi considerati classici).
Avevano accesso a questo “paradiso” della goliardia tutti gli allievi delle scuole superiori volterrane e gli iscritti all’università. Il fascino del luogo, l’età considerata adulta dei frequentatori, le leggende nate attorno ad alcuni di loro rappresentavano per i più giovani, che non avevano ancora l’età per essere ammessi, una meta da realizzare il prima possibile.
L’esperienza è durata dalla fine degli anni Cinquanta fino ai primi anni Settanta, quando è iniziato il periodo della contestazione e si affermato un modo nuovo di vivere l’identità studentesca.
Viola Luti
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI