Attualità martedì 18 novembre 2014 ore 04:35
Sessanta milioni per la 68 da Cecina a Poggibonsi

Il viceministro Nencini, di fronte ai sindaci della valdicecina e della valdelsa, propone che la competenza su questa strada torni ad essere nazionale
VOLTERRA — “Bisogna far tornare l'opera dove era: togliere la R di regionale e rimettere la S di Statale”. Non ha dubbi riguardo alla strada 68 il vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, intervenuto ieri pomeriggio, 17 ottobre, a Volterra, alla presenza dei sindaci della Valdelsa e della Valdicecina, ad un convegno organizzato dal Comune del cole etrusco su questa arteria che collega Cecina a Poggibonsi passando per Volterra.
L'AMMODERNAMENTO DELLA 68. “Oggi manca qui la Regione perchè la strada è sua – ha spiegato Nencini - la Regione ha quest'opera nella programmazione regionale, ma mi pare che non abbia soldi da mettere per ammodernarla”. Secondo il vice ministro “deve essere ri-nazionalizzato questo pezzo di strada, rinnovando un interesse statale e per fare questo è fondamentale mantenere la rete”. “Avete creato una rete straordinaria di sindaci – ha aggiunto Nencini – e questo è il modo giusto perchè le esigenze di territori singoli, in un momento di carenza di fondi, non trovano risposte: non deve passare il messaggio che il problema della 68 riguarda solo Volterra, ma invece bisogna ribadire che è un collegamento fondamentale per l'intero territorio”.
L'ingegner
Antonio Mazzeo
di Anas ha spiegato che il gestore
della rete stradale “ha
proposto alla Regione che siano restituite ad Anas alcune strade
regionali e tra queste c'è anche la 68: la Regione ad oggi non ha
una struttura tecnica per la gestione delle strade e di questa
proposta si discuterà con l'assessore Ceccarelli”.
Riguardo
al percorso della 68, l'ingegnere ha illustrato che “i primi 25
chilometri della 68 sono molto agevoli, poi si sale verso Volterra e,
anche proseguendo verso Colle, il percorso diventa tortuoso e può
sembrare addirittura un percorso motociclistico immerso nel verde”.
“Il progetto di adeguamento redatto dal Comune di Volterra – ha spiegato Mazzeo - ricalca un progetto dell'Anas del 1987 e prevede
l'ammodernamento del tracciato in 6 lotti che non sono complessi e difficili, prevedendo l'allargamento della strada”.
Un
progetto preliminare, dunque, che è già pronto e che, come ha ricordato l'assessore del Comune di Volterra
Paolo Moschi “non ci sarebbe stato senza il contributo di
Fondazione e Cassa di Risparmio di Volterra”. Augusto
Mugellini, presidente della Fondazione Crv ha spiegato che "si tratta di un progetto da circa 60 milioni di euro di opere: il lotto 1 prevede una circonvallazione degli abitati di Volterra e della frazione di Saline, mentre gli altri lotti prevedono l'ammodernamento della strada. "Fondazione e Cassa di Risparmio di Volterra - ha aggiunto - hanno finanziato in questi anni la stesura di almeno 3 progetti esecutivi, ma
praticamente in 40 anni non è stato fatto nulla”. “Noi – ha proseguito – oggi
vogliamo dire al viceministro che questa strada la vogliamo decisamente e
abbiamo finanziato la stesura del progetto preliminare perchè veramente non
possiamo più aspettare”.
LA RETE DEI SINDACI. Marco Buselli,
sindaco di Volterra, ringraziando le numerose autorità presenti, ha ricordato che “di questa strada si parla da una quarantina d'anni
ed ha grossi problemi di sicurezza, con il punto più pericolo di
tutta la provincia di Pisa tra Volterra e Colle, per questo sono state raccolte in questo
territorio 6mila firme per l'ammodernamento”.
Per il primo cittadino di San Gimignano
Giacomo Bassi “le condizioni attuali della 68 frenano lo sviluppo
turistico: oggi ci sono milioni di turisti che non si scambiano
perchè il milione e mezzo di visitatori che arrivando dal mare si
concentra a Volterra non va a San Gimignano. “Viceversa – ha
aggiunto - i 3 milioni che da Firenze e Siena arrivano nella nostra
città ed in valdelsa, non vengono qui; l'ammodernamento non
porterebbe con sé solo un maggior numero di turisti, ma soprattutto
l'aumento dei pernottamenti e l'incremento della permanenza media”.
Se Bassi ha legato la 68 al turismo, il
collega di Colle Val d'Elsa Paolo Canocchi ha
parlato di un “collegamento cruciale che sarebbe importante anche
per l'industria ed il commercio, compreso il settore
manifatturiero che in questo momento sta attraversando una crisi
difficilissima”.
Dal sindaco di Casole d'Elsa Piero Pii
la richiesta al vice ministro di “un segnale ulteriore rispetto a
quanto fatto finora: partire subito, anche solo con un lotto perchè
al momento mancano i soldi per poter iniziare i lavori”.
Stefano Maggi, assessore del Comune di
Siena, ha ribadito che “la strada è importante anche per il
nostro territorio perchè si inserisce in una direttrice più vasta,
il congiungimento tra i due corridoi tirrenico e dorsale”.
Per la Val di Cecina, il sindaco di Guardistallo Sandro Ceccarelli ha affermato che “il turismo è il nostro petrolio e le infrastrutture sono un punto nevralgico: per noi che siamo in mezzo a questa strada, il bacino di utenza sarebbe ancora maggiore se la 68, che porta dal mare al panpepato, fosse ammodernata”. Giovanni Salvini, assessore del Comune di Cecina, ha ricordato che “tante volte ci siamo illusi che qualcosa partisse". "Quello che mi fa pensare che questa sia la volta buona, dopo molti anni che parliamo di questi progetti - ha affermato - è la rete che si è creata, formata da tutti i Comuni che si snodano lungo il percorso di questa strada”.
Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata
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