Attualità lunedì 03 aprile 2017 ore 12:25
Gli studenti del Carducci e gli scrittori

Marina Nemat, Jesper Svenbro e Fabio Geda protagonisti di tre incontrri con gli allievi. L’iniziativa in collaborazione con il premio Ceppo di Pistoia
VOLTERRA — Distinzione manichea tra bene e male, importanza della memoria per tenere in vita la propria identità, fuga dal proprio paese e legame profondo con le proprie radici, lotta per affermare il diritto alla libertà di pensiero. Sono queste le tematiche emerse durante le lectiones magistrales tenute da Marina Nemat, Jesper Svenbro e Fabio Geda. I tre autori, diversi per origine, formazione ed esperienze di vita, ma accomunati da sentimenti e categorie morali comuni, hanno incontrato nei mesi di febbraio e marzo 2017 gli allievi del liceo Carducci.
L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra il premio internazionale Ceppo di Pistoia e l’istituto di istruzione secondaria, ha dimostrato come la letteratura sia capace di annullare i confini nazionali, le barriere linguistiche e i divari culturali e religiosi, trovando un terreno comune fondato su valori e principi universali. Solitudine, libertà di espressione e di pensiero, rapporto con le proprie origini, solidarietà appartengono, infatti, a un linguaggio internazionale. Attraverso il romanzo autobiografico di Marina Nemat, le poesie ricche di riferimenti classici di Svenbro e le narrazioni di esperienze reali raccontate da Geda hanno rappresentato un’occasione importante per la formazione civile degli studenti. Alcuni allievi, coinvolti nel progetto, hanno commentato: “Questo percorso ci ha fatto rivalutare l’importanza della lettura e ci auguriamo di poter ripetere esperienze simili anche in futuro”.
Viola Luti
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