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Attualità martedì 10 dicembre 2019 ore 17:42

Investita e portata al Lotti, parla la famiglia

Dopo il botta e risposta tra Innocenzi e Asl è intervenuto il padre della giovane investita il 30 novembre: "Ha ragione il dottore"



VOLTERRA — Con una lettera, Roberto Costa, padre della ragazza rimasta coinvolta in un incidente stradale il 30 novembre, è intervenuto per dire la sua sul caso sollevato dal consigliere di opposizione Innocenzi ("Investita vicino all'ospedale ma deve fare 40 km").

La segnalazione di Innocenzi ha dato il via a un prolungato botta e risposta con Asl (vedi articoli correlati in fondo alla pagina).

Questa invece la lettera del padre: 

"Sono il genitore della ragazza che ha avuto la sfortuna di salire alle cronache volterrane per un incidente stradale.

Mia figlia il pomeriggio del 30 novembre è stata colpita da un'auto mentre attraversava le strisce pedonali al Gioco Novo a Volterra.

Devo fare chiarezza e non posso che dare ragione al dottor Innocenzi nelle sue affermazioni, confermando tutto quello che ha riferito.

Una telefonata e una corsa a Pontedera con il cuore in gola e poi, una ragazzina in attesa su una barella in un pronto soccorso molto affollato.

Non è stata subito messa ai raggi X perché fortunatamente non pareva grave, ma è stata trattata veramente male, con attese, risposte parziali e nuove attese durante tutta la notte in un corridoio freddo senza che qualcuno si preoccupasse di lei, al punto di offrirle noi genitori una giacca per ripararsi.

Questo è il modo civile di soccorrere una persona?

Perché è stata portata a Pontedera senza essere visitata da un dottore se non era a rischio di vita? E se era a rischio di vita perché non è stata portata con il Pegaso vista la distanza e i possibili ulteriori rischi di un tragitto su strada? Chi ha deciso e perché senza vederla? Se i soccorritori avessero riferito male alla centrale cosa aveva, chi si accollava la colpa del viaggio?

Ma il pronto soccorso di Volterra è inutile?

Esigo una risposta chiara e come la mia famiglia e gli altri volterrani.

Roberto Costa".


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